Era da tempo che avevamo in programma di andare a constatare lo stato di avanzamento dei lavori per la sala riunione per cui avevamo promesso l’arredamento. I lavori per il montaggio delle casette subiva continui rinvii, e certo il tempo dello scorso inverno non è stato di aiuto.
Ci sentivamo a disagio per non poter dare la notizia dell’avvenuta terminata costruzione che ci avrebbe dato modo di intervenire finalmente sugli interni.
Finalmente il sindaco ci ha dato il via libera per vedere dal vivo, e non solo su progetto, la sala riunioni, (o più tecnicamente, la struttura aggregativa). Non proprio la “nostra” in fase di ultimazione, ma la sua gemella già operante.
Non c’era neve sulla strada il viaggio è stato senza problemi.
Appuntamento nella zona in cui già eravamo stati, fuori dal vecchio centro di Accumoli, nel luogo in cui erano stati montati in prefabbricati gli uffici del Comune e la piccola stazione dei Carabinieri.
Prima bella sorpresa: la zona si è arricchita di un grande centro commerciale costruito con gusto: esterni in legno e disegno piacevole.
Il sindaco è, come allora, molto impegnato, ma, ci pare, tutto sommato più sereno. Ci affida al Geom. Ferranti perché ci conduca a vedere il gemello della struttura che ci riguarda.
Ci avviamo, come allora verso il vecchio centro di Accumoli. Proseguono i lavori di demolizione e messa in sicurezza.
La zona è tuttora presidiata dall’esercito, sia per eventuale sciacallaggio ma soprattutto per impedire che le persone entrate in zone a tutto oggi pericolanti non abbiano a subire danni.
Superiamo il vecchio centro ed ecco che compare, in un terreno grande e pianeggiante, il nuovo insediamento. Sono stupita: casette a schiera decorosissime, con portichetto in facciata, riscaldamento solare, ci si dice, perfettamente isolate sia nella pavimentazione che nelle coperture. Il dolore nel vedere le proprie abitazioni distrutte e nell’essere costretti ad abbandonarle è incommensurabile, ma queste abitazioni hanno un aspetto accogliente. Sono tutte abitate. Nessuno degli abitanti del vecchio centro è rimasto senza alloggio.
Parte del nuovo comprensorio comprende una piazza con una chiesa. Nella sua destinazione di origine, un grande capannone, ma un timpano in legno ed un rosone nella facciata in legno ne hanno mutato molto l’aspetto. In legno pure sono gli arredi interni che possiamo spiare dalla grande porta a vetri.
La casetta, gemella della nostra, è di fronte alla chiesa. Entriamo attraverso un porticato. Il salone è grande, luminoso, ben rifinito. Le finestre affacciano sul nuovo insediamento. Il bagno e la cucina devono essere finiti di montare. Dono di un industriale del nord che ha donato la struttura e gli arredi. Infatti all’interno troviamo tavoli pieghevoli e sedie di ottimo livello. Il bagno è accurato e la cucina ha fornelli che uno chef a tutte stelle apprezzerebbe. Siamo contenti della qualità della costruzione.
Qui già viene organizzata la vita sociale di Accumoli: fanno musica, conferenze, riunioni.
Ci avviamo ora nella frazione di Grisciano che accoglie la struttura di cui ci occuperemo. Poco distante dal centro operativo. La frazione ha subito enormi danni. Le ruspe hanno rimosso tutto quanto era pericolante. Intorno cumuli di macerie. In questa desolazione una casa costruita recentemente non ha subito alcun danno. E’ abitata. Ma quando i suoi abitanti si affacciano alle finestre il panorama è desolante: case sventrate e macerie.
Il nostro fabbricato è nelle ultime fasi di costruzione. Il nostro amico architetto constata il perfetto isolamento del tetto e dei pavimenti.
Prendiamo le misure per aver modo poi di decidere quanti tavoli, sedie, larghezza dei fornelli, sanitari per bagno ed altro.
Siamo contenti. La sala sarà accogliente, calda, luminosa.
Ripassiamo dal sindaco per salutarlo. Avremo presto le planimetrie per procedere agli acquisti richiesti. Oltre agli arredi un impianto multimediale.
Contenti ma affamati. Chiediamo dove possiamo andare. Una pizzeria, che prima del terremoto sopravviveva dei pochi viaggiatori in transito, ora ospita esercito, protezione civile, operai, forestale. E’ divenuta il centro vitale del paese. Sono passati a duecento coperti e… si mangia benissimo. La terribile calamità che ha colpito questo posto ha portato un beneficio almeno ad uno degli abitanti.
Riprendiamo la strada di casa. Nevica.
Possiamo finalmente informarvi che siamo in dirittura di arrivo. Forse un mese e poi torneremo ad Accumoli con un camion pieno di quanto avremo potuto acquistare. Festeggeremo con quanti di voi vorranno partecipare alla consegna e chiuderemo la giornata con un coro e un gran piatto di pasta: matriciana, o gricia, e un buon bicchiere di vino.
Sarà stato lungo il percorso, ma finalmente ce l’avremo fatta.
Grazie a voi tutti.
Vi avviseremo fra non molto dell’ultimo passo e…. contiamo sulla vostra presenza!
La Lampadina e il Coro del Lunedì