SOFINDUS – Sociedad Financiera Industrial – è stato un conglomerato di imprese commerciali con capitale tedesco che durante la Seconda Guerra Mondiale monopolizzò nel vero senso della parola, le relazioni economiche e non solo, esistenti tra Spagna e Germania. In pochissimo tempo riuscì ad accumulare potere e denaro: ebbe un accesso privilegiato verso i poteri politici di entrambi i paesi. Soldi, politica e spionaggio furono gli elementi di questa compagnia nata all’inizio della guerra civile spagnola e che favorì i rapporti di collaborazione tra Hitler e Franco. Sofindus arriverà a monopolizzare il commercio estero spagnolo fornendo anche materie prime spagnole ai tedeschi. Un ruolo importante avevano le operazioni portate avanti dal servizi segreti dei due paesi, che si adoperarono non solo a contrastare gli oppositori ma furono un ponte per le attività politiche di spionaggio in America Latina. Presidente di Sofindus: Johannes Bernhardt.
Johannes Bernhardt, veterano del partito nazista, incontrerà il Fuhrer a Bayreuth dove quest’ultimo si è recato per assistere al Festival di Musica ed in particolare per sentire Wagner “Der Ring des Nibelungen”. Lì, Bernhardt, incontrerà anche la sua fortuna. Johannes Bernhardt, ha trentanove anni, ed è un imprenditore con diversi fallimenti alle spalle. Nella prima metà degli anni Trenta emigra in Spagna, poi non facendovi fortuna emigra in Marocco e si stabilisce a Tetuan dove ottiene un impiego presso un’azienda tedesca di import/export. Come veterano del partito nazista rappresenta l’organizzazione estera del suo partito. Bernhardt ha stabilito buoni rapporti con Goring.
La ribellione dell’esercito spagnolo in Marocco gli offre la possibilità di mettersi in mostra: offrirà ai militari ribelli la sua mediazione tra golpisti e Fuhrer. La fortuna vuole che il comandante militare delle Canarie sia Francisco Franco. Bernhardt vola a Berlino insieme al capo del partito nazista del Protettorato, Adolf Langenheim e al capo delle forze golpiste in Marocco. Verranno ricevuti da Rudolph Hesse che li favorirà offrendogli un aereo privato per portarli a Monaco e poi da lì una macchina che li porterà a Bayreuth. Bernhardt convince il Fuhrer che la massoneria e gli ebrei miravano a far diventare la Spagna una repubblica sovietica. L’incontro con il Fuhrer sarà un successo e le richieste di aiuto di Francisco Franco, scritte su una lettera che Bernhardt leggerà al Fuhrer (clicca e leggi la lettera) vengono totalmente soddisfatte. Verranno inviati ben venti aerei da trasporto completi di tutto il materiale bellico che si possa caricare. I venti Junckers tedeschi trasferiranno dal Marocco a Siviglia 15.000 soldati. È l’inizio della guerra civile spagnola e questo il primo passo dell’intervento nazista nella guerra civile spagnola.
Bernhardt, che gode della gratitudine di Franco, diventerà un brillante imprenditore, presidente della HISMA (Hispano Maroqui Transportes) costruendosi un impero. La HISMA era un’impresa fantasma utilizzata dal Terzo Reich per far arrivare aiuti economici e bellici alla fazione di Franco durante la guerra civile. Dopo la vittoria franchista del 1939, Bernhardt fonda la SOFINDUS, inserendovi anche la HISMA, e ne diventa Presidente.
La SOFINDUS non solo monopolizza il commercio estero spagnolo ma fornirà all’esercito tedesco materie prime spagnole e minerali strategici per l’industria bellica nazista.
Alla fine della guerra, il nome Bernhardt, faceva parte della lista dei 104 nomi che gli Alleati consegnarono al governo di Madrid, reclamando la collaborazione spagnola nella localizzazione e consegna di persone legate ad attività naziste in Spagna. Si legge “Johannes Bernhardt, generale delle SS e Presidente di Sofindus, istituzione appartenente allo Stato tedesco, responsabile della spedizione clandestina di rifornimenti alle truppe tedesche assediate sulla costa occidentale francese durante e dopo la liberazione del paese: attualmente irreperibile”.
La lista dei 104 nomi presentata dagli Alleati non ebbe molte risposte dal governo di Madrid che protesse molti di costoro. Molti collaborazionisti dei paesi occupati, accusati di crimini contro l’umanità, risiederanno tranquillamente in Spagna. Tra i pochi che verranno consegnati agli Alleati, ci sarà Pierre Laval, uomo forte di Hitler in Francia, che ebbe un ruolo di primo piano nel governo collaborazionista di Vichy.
Bernhardt riuscì a cavarsela contando nuovamente sulla gratitudine dimostratagli da Franco, (famosa la sua frase “Questo quadro di Goya me lo ha regalato Franco”), che non solo lo munificò con ingenti somme di denaro ma gli diede la nazionalità spagnola e l’onorificenza della Gran Croce di Isabella la Cattolica.
Bernhardt, visse a Denia e poi si trasferirà in Argentina, dove la Sofindus aveva avuto molti interessi e appoggi da Peron, il quale a sua volta, una volta, deposto da un colpo di stato militare nel 1955 si rifugiò in Spagna, dove visse per 18 anni ben tollerato dalla dittatura franchista. Dalla Spagna, Peron, ebbe modo di dirigere le più attive organizzazioni giustizialiste e tornò alla presidenza dell’Argentina nel 1973. E sempre nel 1973 Francisco Franco lasciò la carica di primo ministro spagnolo dopo aver guidato ben dodici governi.
P.S. Almudena Grandes, che ha scritto ultimamente un romanzo strettamente ancorato alla guerra civile spagnola, “I pazienti del Dottor Garcia”, in occasione di una intervista rilasciata per presentare il suo romanzo ha detto di “voler mostrare ai lettori spagnoli che c’è tanta gente che ha combattuto per loro grazie alla quale oggi vivono in una democrazia e godono di diritti e libertà. Questo libro è un modo per ringraziare chi ha lottato contro il regime, persone alle quali la democrazia non ha mai riconosciuto alcun merito” Il romanzo è magnifico. Non fatevi intimidire dalla sua mole e vi assicuro non ve ne pentirete.
Un interessante articolo sullo spionaggio durante la Seconda Guerra Mondiale
Brava Carlotta! È un articolo molto interessante . Nelle scuole italiane di studia poco la Spagna e nessuno conosce bene la sua storia e il ruolo che ha avuto durante la seconda guerra mondiale nonostante la sua neutralità o meglio non belligeranza.