CURIOSITÀ – Gli hobbies

Gli hobbies: quante sono le cose che ognuno di noi ha la passione di raccogliere o fare? Dai fiammiferi, alle scatole di sigarette, a cose anche più importanti, dipinti, automobili o altre ancora: la raccolta di insetti, scarafaggi, scorpioni, avete mai visto di quest’ultimo settore le fiere specializzate, soprattutto negli Stati Uniti? Poi ci sono manie degli sport come bicicletta, corsa, vela, cavallo e tanti altri ma questa che vi racconto non l’avevo mai sentita.

Il nuoto, sììì il nuoto, a tutti piace nuotare ma…

Eravamo in casa di amici, tanta gente ed alcuni volti mai visti che ci hanno colpito in un modo incredibile. Una coppia di ragazzi cresciuti con una passione incredibile per il nuoto, uno è il nuotatore, John, l’altro il suo personale trainer, Luca. Fin qui, direte voi nulla di speciale, ma sentite, sentite quale fascino per un hobby del genere.

Il nuotatore John è un ragazzone americano che vive a Roma e parla solo Inglese, tipico esempio nell’altezza e nella fisicità di quei soldati dei film di guerra degli anni ‘50.

Di poche parole, forse timido, ma appena introdotto l’argomento nuoto si è aperto in un grande sorriso. Ha cominciato fin da piccolo a sguazzare nell’acqua e crescendo si è appassionato sempre più a questo incredibile sport e come lui lo pratica.

John con il suo personal trainer, sono un associazione oramai ben collaudata, si scelgono i posti più belli al mondo e alcuni anche difficoltosi per una nuotata di piacere. John nuota e Luca lo segue in barchetta per i tratti più semplici o con l’ausilio di barche grandi o anche da motovedette dove richiesto..

Hanno scelto paesi tra i più interessanti, Stati Uniti, Australia, Europa in ogni dove. La loro base è Roma: scelto l’itinerario, contattate, se necessario, le autorità locali per i permessi e via. A giorni sarebbero partiti per una nuotata di cinque ore in Spagna, hanno in programma la Manica, lo stretto di Messina e tante altre zone più o meno difficili.
Recentemente John ha fatto il giro di alcune delle isole Pontine, Procida sopra tutto, si allena per fisse due ore al giorno in una piscina vicino Roma, così sono sempre pronti con il solo costume a partire per ogni dove. Certo non un hobby a buon mercato ma evidentemente non ci dobbiamo preoccupare.
Naturalmente incuriositi gli abbiamo rivolto mille domande soprattutto cosa lo spinge a tutto questo. Lo fanno esclusivamente per il piacere del nuoto, senza alcuna pubblicità, ne parlano poco o niente, non hanno sponsor e solo un grande amore per la natura e forse la voglia di vincere certi elementi.
Ci racconta John, che si è tuffato in acque anche a 0 gradi, senza problemi. Nuota senza muta cospargendosi abbondantemente di grasso (oltre al suo naturale!) per non diminuire la velocità. Secondo Lui il freddo è un processo mentale. Chissà.
Secondo le zone, devono chiedere permessi speciali, la Manica è uno di questi e una motovedetta li segue per tutto il tragitto. Ci sono anche delle regole che devono essere rispettate ed evidentemente tempi e modi devono essere in qualche modo annotati dalle Autorità, probabilmente una questione di record.
Poi tante domande sui pericoli di questa attività bella me certo eccentrica e quando in mare aperto. Chiedevamo a proposito degli squali, ci dicono mai avuto paura, perfino in Australia dove hanno attraversato a nuoto le zone più pericolose, dicono di non averne visto neanche uno. A volte, ci raccontano, possono attaccare i surfisti che nella trasparenza nell’acqua possono essere scambiati per leoni marini.
Il più grande pericolo sembra venga dalla meduse, in alcune zone e in certi periodi dell’anno è perfino proibito nuotare, in altre zone rischi molti ma la passione è troppa. In un’occasione il Nostro, ha dovuto rinunciare, dopo qualche miglio dalla partenza, alla sua proverbiale nuotata, dopo un tratto di mare infestato dalle meduse perche “assalito” e punto da un numero incredibile di questi invertebrati fastidiosi, alla sua risalita in barca hanno contato fino a 100 lesioni… con dolori lancinanti. Certo una bella attività, visiti luoghi i più incantevoli e senza troppe preoccupazioni.

E che dire dell’altra mania del momento? Via le scarpe.

Camminare scalzi è di grande moda. Nato in Nuova Zelanda, lo “scalzismo” si è diffuso negli Stati Uniti e nell’Europa del Nord. Alla base della filosofia è il contatto dell’uomo con la natura, la sensazione di toccare il suolo senza il filtro delle suole delle scarpe. La tendenza prende sempre più piede e anche in Italia non mancano gli estimatori.
Nella nostra Penisola esiste la comunità web Nati Scalzi. Oltre duecento iscritti dalla Val d’Aosta fino alla Sicilia che comunicano il loro andare in giro senza calzature durante ricorrenze, manifestazioni e in ogni altra occasione. A livello europeo c’è il sito Barefooting che offre una panoramica ampia sugli appassionati di tutto il mondo.

Se non altro un grande lavoro per i pedicure.

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