In Georgia, stato del profondo Sud, grande come metà Italia e con 10 milioni di abitanti, di cui più della metà vive nella capitale Atlanta, con una storia di piantagioni e schiavitù e la sistematica messa in minoranza e discriminazione degli Afroamericani, il Partito Repubblicano ha dominato per decenni; il 3 novembre 2020 tutto si è capovolto e la Georgia ha votato per Joe Biden. La Georgia non è né il più grande né il più popolato tra gli Stati vinti da Biden, ma è forse la vittoria più importante dei Democratici sui Repubblicani in queste ultime elezioni.
La sua vittoria la deve all’attivismo di una donna afroamericana, Stacey Abrams, iscritta al Partito Democratico che non è mai stata né deputata né senatrice, eppure era stata presa in considerazione da Biden come possibile candidata alla Vice Presidenza.
Laureata a Yale, è la prima donna afroamericana a prestare servizio nella Camera dei Rappresentanti della Georgia. È stata candidata a Governatore della Georgia nel 2018. A lei venne affidato il compito di replicare al discorso di Trump sullo Stato dell’Unione nel 2019.
Attivista per i diritti degli Afroamericani fin dal college si è battuta per riuscire a far votare gli elettori afroamericani che di solito non andavano a votare. Iscriversi alle liste elettorali in Georgia, non è mai stato facile per gli Afroamericani, (chiedi alla Storia dalla fine della guerra di secessione in poi…). L’influenza dei Repubblicani nella regione, le leggi ad hoc per impedire agli Afroamericani di votare e l’incapacità dei Democratici di coinvolgere chi non aveva mai votato erano, secondo Stacey Abrams, “il problema”.
Stacey Abrams ha fondato due organizzazioni di attivisti per i diritti degli Afroamericani, il Fair fight e il New Georgia Project e lavorando sodo queste organizzazioni sono riuscite a registrare nelle liste elettorali 800 mila persone. Stacey Abrams ha sostenuto con forza con il Partito Democratico la teoria che per vincere occorreva puntare sugli elettori afroamericani che di solito non andavano a votare e smettere di concentrarsi sugli indecisi, ma il Partito Democratico per molto tempo ha ignorato i consigli degli attivisti e si erano opposti all’aumento delle risorse per contrastare la soppressione del voto. Finalmente il messaggio della Abrams è stato recepito e poche settimane prima delle elezioni sono stati fatti molti sforzi sulla Georgia sia da Barack Obama che da Kamala Harris. Per la vittoria dei Democratici in Georgia sono stati determinanti i voti delle donne afroamericane, e l’affluenza degli elettori latino americani e asiatici.
Stacey Abrams ha affrontato i retaggi del razzismo del Sud, gli squilibri del potere della politica americana con determinazione ed ha così permesso ai Democratici di raggiungere in Georgia un risultato storico.
Grazie Carlotta, il tuo articolo che ha consentito di approfondire così bene un aspetto meno noto della battaglia democratica alle ultime elezioni. E ora tutti con Stacey!
Fantastico articolo!!!
Era ora che i Democratici si accorgessero dell’enorme comunità Afroamericana,sinora maltrattata e sottomessa al potere bianco e J.Biden che sarà un Grande Presidente, li farà risorgere con leggi a loro difesa !
Ottimo articolo. Mi ero stupita della vittoria, ma non avevo approfondito.
Grazie Nana! Sei una “supporter” della Lampadina e ti ringrazio di leggerci con assiduità ed attenzione.Ti invio i miei più cari auguri per un sereno Natale.