Cari Lettori,
la parola di questo mese è “comunicazione”. Paradossale e bizzarro in questo momento, non credete? A livello mondiale, il conflitto si svolge anche in larga parte, nell’ambito della comunicazione.
Carlo ci parla dei VLEO, che servono a trasferire le informazioni in tempo reale; se i Francesi li avessero avuti, il dominio della Serenissima nel settore dello specchio sarebbe durato un attimo, vero Marguerite?
E Matilde di Canossa? Beppe ci ricorda che ancora si dice, tramandato nei secoli, “Andare a Canossa”.
Massimo Cestelli Guidi ci parla dello spazio che noi cerchiamo di esplorare inviando sonde e satelliti che comunicano con noi inviando dati e immagini da analizzare.
Lucilla ci racconta di Cinecittà cioè di Cinema e di televisione: quali migliori strumenti per raggiungere velocemente milioni di persone con immagini e parole, oltre ovviamente ai social, che comunque sempre di video si servono.
Marco Patriarca ci racconta di un uomo che della comunicazione tra popoli ha fatto la sua ragione di vita, riuscendo a stabilire rapporti sociali e commerciali duraturi tra etnie diverse.
E poi c’è Lalli, che approfondisce la comunicazione interpersonale di una coppia costretta alla coabitazione forzata causa Covid, dove domina quella parte di comunicazione “non verbale”, estremamente “concludente”!
Buona lettura
ICH
Numero interessante. Bravi. Grazie mille