COSTUME – A volte  può accadere  che…

Basta. Troppo stress da lavoro. Ha deciso. Chiederà un anno sabbatico per passare più tempo con i figli, avere più tempo per se stessa ed anche per il marito. Concedersi qualche giorno di vacanza in più.
La sua vita ad oggi?
Al mattino. Un bacio frettoloso ai figli che fanno con calma colazione. Di corsa al lavoro. Ritorno a casa. Ascolta distratta quanto le viene detto sulla scuola. Ha una brutta grana in uffico. Non ascolta. La mente altrove.
La vecchia tata scuote il capo con rimprovero silente. Riflette su quanto la signora le aveva detto tempo prima ”Meglio poco tempo con i figli, ma ben speso, di qualità!”
Poco tempo? Forse! Ma zero tempo? Riparte a razzo. Al ritorno, una corsa al supermercato. In pochi minuti riempie il carrello di tutto quanto occorre. Conosce scaffale e postazione di ogni singolo prodotto. Non perde un attimo. La sera. Abbraccia la vecchia tata che stanca si aggira per casa colle sue adorate vecchie ciabatte. La abbraccia. I bambini già sono a letto. Socchiude piano la porta per baciare le piccole fronti serene. Grata, le dice “Cosa farei senza di te?” Ed esausta si abbatte sul divano già parzialmente occupato dall’altrettanto provato marito.
Basta, da ora tutto cambia. La mattina una lunga colazione con i figli. Peccato che si trasformi in un manuale di monsignor Della Casa. Non mettere i gomiti sul tavolo, pulisci la bocca prima di bere. Con un sobbalzo di orrore si accorge che uno dei figli si mette il dito nel naso e poi…anche nell’orecchio .Viene ripreso aspramente. Era veramente necessario che tornasse ad occuparsi di più dei figli!
La spesa è divenuta ora un lungo passatempo. Lentamente spingendo il carrello di corsia in corsia, rigira fra le mani le lattine per verificarne la scadenza, sceglie verdura nazionale, si fa grattare il parmigiano (mai più quello preconfezionato). Brontola su due etti di prosciutto al banco. Troppo grasso e tagliato troppo grosso. Rientra in casa che quasi è già trascorsa la mattina. La vecchia tata le va incontro ciabattando con il suo vecchio vestito a fiori. Un po’ giù di tono. Sa che da domani sarà costretta alle friulane ed alla divisa di Z…i. Come si era potuto tollerare che girasse conciata così?
Passa il dito sul bordo dei quadri…un polverone! e l’argenteria? Ossidata! e i vetri? Opachi! Lo fa notare alla tata che alza gli occhi al cielo e brontola qualcosa che sembra “Meglio se torna a lavorare.” “Hai detto qualcosa?” “No, ho tanto da lavorare.. dicevo.”
Quella casa così serena si trasforma in una via di mezzo fra una caserma e un collegio. Nulla si perdona.. nulla sfugge. Si rompe la lavatrice, la lavapiatti allaga la cucina ed il piano sottostante, la doccia non scarica, l’ascensore si blocca. Ma chi si occupava di tutto quando si era bloccati in ufficio? Ora una arrabbiatura dopo l’altra. Il tecnico verrà fra le 9 e le 14. L’idraulico fra le 15 e le 18. Il condomino del piano di sotto chiede enormi danni.
Le telefonate con le amiche in cui prima si parlava di libri e di teatro sono ora una unica lamentela sulla tata in rivolta, il portiere maleducato, il marito troppo assente. Già perché prima erano assenti in due e funzionava benissimo! I bambini diventano insofferenti e così pure il marito su cui ora incombe una intensa vita mondana, completamente ignorata nella vita precedente, quando tutti e due morti di lavoro non sognavano che la TV. Ora lei è piena di energie. Solo lui la sera è sempre stanco morto.
Il giovedì fa delle torte orribili che nessuno mangia. Sta seguendo un corso di cucina che ha costretto tutti in casa a mangiare besciamelle per una settimana finchè le villeroy sono finalmente venute bene. È andata a conoscere finalmente i professori dei figli con cui ha avuta però una aspra discussione.
Passa un po’ di tempo. Si stufa di passare il dito negli angoli a caccia di polvere. Accelera la spesa al supermercato. Ha visto e rivisto tutti i suoi amici e non c’è più nulla di nuovo da raccontarsi.
Prende il coraggio a quattro mani e chiama il suo ufficio. Rientra! La vecchia tata sorride soddisfatta: la settimana dopo viene frullato il grembiule di Z, vengono riportate alla luce le vecchie ciabatte. C’è un po’ di polvere ma che peso può avere in cambio di una riconquistata totale serenità?

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