Tanti dubbi sulla novità annunciata da Mark Zuckerberg solo un paio di anni fa. Esaurito l’impatto iniziale di una realtà virtuale non ancora ben definita, qualche crepa comincia ad apparire per questo mondo lontano dal nostro modo di essere e di vedere.
La storia si ripete, era successo già con Second life oltre 20 anni fa, un boom in cui molti di noi si sono trovati coinvolti e che poi è miseramente fallito.
La settimana passata ho assistito ad una conferenza sul Metaverso dove solerti relatori cercavano di spiegare a tanti, di cosa si tratta e cosa potremmo fare con questa grande novità. La serata si è conclusa con domande, alcune molto ingenue, altre veramente angosciate per un mondo dove ciascuno vedeva proiettato il proprio avatar e quello dei figli o nipoti in situazione le più disparate e disperanti.
Molte le perplessità sulle attività generate su questo mondo parallelo, uno degli esempi più eclatanti, le transazioni immobiliari che al momento sono le più seguite. Ci dicono che i grandi spazi disponibili in giro per il mondo, sono già stati aggiudicati a dei prezzi che non sappiamo neanche quali siano. Tra questi, strano a dirsi, la Città del Vaticano e il più delle altre zone religiose sparse sui continenti, gli acquirenti? Chissà, solo un puro sogno speculativo?
Da tener poi presente che non esiste solo Metaverso di Meta, ma ne esistono un numero x impostati da tante società, ognuna fa il proprio gioco ma non riuscendo a dialogare su una piattaforma unica.
È come pensare ad un gruppo di giocatori che, ognuno per sé, giochi a Monopoli su tanti tavoli differenti.
Metaverso è certamente una forma evolutiva di Second life, con processi tecnici molto più avanzati che consentono una immersione completa in questo nuovo mondo. Poi le cripto valute, sogno di un mondo fantastico, lo sostengono con disponibilità infinite e dove tutto è certificato senza la certezza dei proprietari.
Tutto questo ha provocato un senso di insicurezza ed incertezza sul mercato. Zuckeberg con le sue società ha perso in pochi mesi il 70% del suo valore, circa 9 miliardi di dollari, e progetta di licenziare 11mila dipendenti. Una delle più grandi piattaforme di cripto valute, la Agi-FTX sta fallendo miseramente, il passivo ancora non è chiaro, ma dovrebbe aggirarsi tra 20 e 50 miliardi di dollari.
Sconvolgente la quantità di denaro coinvolto, unico contentino per renderci meno pessimisti è che sulle ceneri di quanti cadono c’è sempre la nascita di qualcosa di positivo. Spesso le tante novità messe sul mercato troppo frettolosamente generano disavventure o fallimenti. È un classico di tanti progetti, i primi a presentarli subiscono le incertezze del mercato, i secondi lo vincono. Un esempio il touch screen, all’inizio un fallimento poi, il grande successo, rigenerato con l’IPad con i telefonini e quanto altro. Il dubbio però resta su chi saprà manovrare un metaverso che sia più vicino a tutti noi, o forse ci vorrà qualche decina di anni perché sia riprogettato con un linguaggio comune e finalmente compreso e assimilato da tutti?
Io credo nel Metaverso, ma penso anche che i tempi non siano ancora del tutto maturi. Si va per tentativi, molti si muovono alla cieca. È un epoca di transizione la nostra, e come tale, prima di stabilizzarsi e produrre, farà molte vittime soprattutto economiche!