Articolo di Elvira Coppola Amabile*, Autore ospite de La Lampadina
Finalmente, dopo la pausa Covid, il Convegno Nazionale di Marevivo, che quest’anno compie 38 anni di attività! Si è svolto a Napoli con entusiasmo successo calore! Numerose le delegazioni giunte da tutt’Italia, significativa la presenza di prestigiose autorità e dei tanti fedelissimi volontari. Non parlerò di tutto quello che potrete trovare sul sito dell’associazione o delle delegazioni. Non farò nomi. Ne dovrei fare oltre 100! Chi è interessato sul sito trova film foto descrizioni accurate, elenchi d’interventi, nomi dei partecipanti e tutto quanto riguarda la specificità ambientalistica.
Voglio parlarvi invece della partecipazione giovanile che rinfresca e rinnova l’impegno profuso in tanti anni dalla grande squadra di Marevivo e delle iniziative più originali corroborate dalle nuove energie.
Voglio parlarvi dell’arte che si manifesta con l’utilizzo dei rifiuti. Opere straordinarie che meritano la platea in espansione che si sta già aprendo, tanto da indurre Marevivo a sollecitare gli artisti sensibili a stendere un Manifesto. Proprio come quello di Marinetti sul Futurismo (19 marzo 1921). In effetti allora ci fu la velocità che segnava il secolo ancora giovane e dava nuove violente ispirazioni alla creatività degli artisti. Treno aerei macchine velocità…
Oggi dopo più di 100 anni la massa immensa di plastica che invade le nostre vite e sporca le nostre coscienze è l’elemento nuovo scatenante. Non è solo devastazione! Ne faranno opere d’arte! Il nuovo futurismo. Metafora che tocca i cuori! Già numerosi artisti subiscono questo richiamo e si esprimono sconvolgendoci. Proprio in occasione di questo convegno un recente adepto ci ha fatto dono di un inquietante pesce creato dalla fusione di materiali di plastica. La Lampadina aveva già nel 2019 (vedi luglio) raccontato le opere di giovani artisti siciliani. Ricordo tra altre suggestive creazioni una donna gravida delineata da un groviglio di fili che facevano intravedere il feto. Nel grembo una bottiglia di plastica. Pensate che ancora gli scienziati non avevano scoperto la presenza di microplastiche nella placenta. La magica sensibilità degli artisti l’aveva percepita. Mi colpì come un pugno! Dopo un anno la scoperta scientifica! Marevivo parla di scienza. La ricerca affina le sue scoperte e il comitato scientifico nella stazione di Anton Dohrn che spesso ospita i nostri eventi, vi si concentra con attenzione e passione.
Le Microplastiche si insinuano ovunque. Climi millenari di acque e aria mutano segnando una nuova condizione di vita. Saremo in grado di fermare il fenomeno o ci dovremo adattare?
Voglio parlarvi del sentimento che la spinta instancabile di Marevivo fa scaturire. Questa sollecitazione tocca le intenzioni di tutti coloro che hanno la pazienza di ascoltare con gli occhi del cuore e la tenacia di voler difendere e proteggere ciò che ci appartiene e che è bello e prezioso.
Voglio raccontarvi della fatica per ottenere il primo parco archeologico sottomarino a Baia e Gaiola. 20 anni ci sono voluti! Ostacoli incredibili! Boicottaggi da parte di chi voleva la zona libera per continuare ad esercitare commerci illeciti… Ma in fine coraggiosamente siamo riusciti! Quella zona è preziosa non solo per patrimonio naturalistico di biodiversità custodito sott’acqua ma per i reperti archeologici già scoperti e quelli ancora da scoprire. Il mare nasconde meraviglie di storie antiche. Il bradisismo, i terremoti, le eruzioni hanno mutato il territorio nei secoli. Marziale, Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane, Cicerone e altri scrittori e storici hanno citato più volte i personaggi che frequentavano quei luoghi. Vi costruirono ville, terme e vi si intrapresero commerci fiorenti sviluppando cultura arti caratterizzati da raffinate e preziose espressioni.
Le testimonianze celate dal mare in quella zona saranno finalmente protette completare il nostro sapere.
Vi voglio parlare infine di Elisabeth l e degli “scugnizzi a vela”. Si tratta di una solida barca oceanica destinata a ragazzi disabili e disadattati. E un’altra più piccola per far loro imparare i mestieri del mare. Possono partecipare 10 ragazzi per volta. Il comandante, un omone sempre abbronzato con un’aria rassicurante, illustrando appassionatamente l’attività che lo impegna ha voluto citare l’episodio del ragazzo cieco giunto a bordo insieme agli altri. “Con aria malinconica e rassegnata stava accovacciato accanto ai compagni. L’ho preso per le spalle, l’ho fatto alzare e l’ho condotto al timone, gli ho preso le mani, glie le ho appoggiate sulla ruota” “guaglió, piglia questo timone senti il vento sulle orecchie e guida questa barca” Il comandante aveva gli occhi lucidi nel descrivermi la gioia del ragazzo. Questi momenti regalano felicità. La felicità di questi momenti ha il profumo del Mare. Marevivo è anche questo.
*Elvira Coppola Amabile penna storica di Marevivo