Incredibile: sono passati circa 50 anni dalla sua commercializzazione, un rompicapo perfetto famoso tra grandi e piccini.
Lo prendi in mano e lo rigiri e cerchi di capire cos’è e come funziona. Sono 6 facce con 9 quadrati su ognuna per un totale di 54 quadratini colorati differenti. Quando è risolto, ogni faccia ha tutti i nove quadrati dello stesso colore.
Avete mai provato a capire e completare la posizione di tutti i colori?
Poca la mia pazienza come sarebbe necessaria, prova e riprova negli anni, poi ne avevo abbastanza e lo lasciavo lì.
Ma l’attrattiva continua e riesce ad ottenere l’interesse di piccoli e grandi di ogni età da 6 anni fino a 100… per i più piccoli un giochino, i miei nipoti riescono a concludere con i colori, così come dovuti, in qualche minuto!
Pensate che la maggior parte delle persone, fin dalla sua prima apparizione, ha avuto dei seri problemi a risolverlo, e fu il boom dei libri che ne spiegavano il funzionamento e la soluzione. Il libro più venduto è del 1981 The Simple Solution to Rubik’s Cube, che vendette oltre sei milioni di copie e fu il best seller dell’anno.
Il minor tempo per un super campione è di 3 secondi e 14 decimi stesso valore del P greco, qualche ragione che lega questi due numeri? ah la matematica, chissà.
Del cubo ne sono stati venduti nel mondo 350 milioni di pezzi, le possibili combinazioni una cifra con 30 zeri! Certo un numero di gran lunga maggiore alla probabilità di vincita dei 6 numeri al superenalotto!
Annualmente si effettuano gare in ogni dove, alla più importante si iscrivono mediamente 150 mila partecipanti. I record di velocità per la risoluzione sono quasi tutti in mano a giocatori americani, uno solo di altro paese ed è italiano che lo ha risolto in 16 secondi!!
Il suo boom gli anni Ottanta, ma si rinnova costantemente con alti e bassi negli anni, dal 2000 il forte nuovo interesse grazie all’avvento di Internet, che ha permesso agli appassionati, di condividere tra loro, le strategie le mosse e le soluzioni.
Il gioco, come tante cose di successo, fu ottenuto casualmente dal suo inventore Erno Rubik, un professore di università ungherese, il quale cercava di dimostrare ai propri studenti, con un oggetto di legno, cosa volesse dire 3D, e come risolvere un problema strutturale nel muovere le singole parti, in modo indipendente, senza modificare la forma dell’oggetto stesso.
Fu un avvio stentato, pochi ci credevano per un meccanismo non ancora perfettamente funzionante. La prima produzione di quel Magic Cube, così il suo nome originale, fu nel 1977 e presentato alla fiera di Norimberga nello stesso anno. Il suo grande successo avvenne poco dopo, quando notato e apprezzato da un famoso imprenditore di giocattoli con il quale Rubik firmò un contratto per la sua distribuzione in tutto il mondo. Il cubo fece il suo debutto internazionale alle fiere di giocattoli nelle principali città europee e americane.
Prima però, dovette essere revisionato, modificato etc per poter passare una infinità di verifiche di sicurezza nei paesi europei e americani, tra le altre, la paura che si potesse staccare un cubetto così ed essere inghiottito da qualche piccolo. Poi in tutti gli anni successivi la moltitudine di cause legali. Tutti produttori di rompicapo e giocattoli che cercavano di copiare il brevetto con piccole modifiche, la più parte, fermati con costose cause legali. In seguito allo scadere del brevetto di Rubik nel 2000, altre marche di cubi comparvero sul mercato. Molti di questi di produzione cinese e progettati per essere più veloci e maneggevoli, per questo sono preferiti da chi fa le gare.
La sua meccanica all’apparenza è semplice: un “nucleo” centrale, con tre assi intersecati fra di loro, che tiene fermi i sei quadrati centrali lasciandoli però ruotare su sé stessi, e altri 20 pezzi che si ancorano su questi per formare il puzzle completo.
Ogni pezzo centrale ruota attorno a una vite fissata al meccanismo centrale. Una molla, posta tra ciascuna vite e il suo pezzo, mantiene il pezzo stesso in tensione verso l’interno, garantendo una compattezza generale del cubo.
Intrigante questo oggetto, l’unica cosa della quale non ci dobbiamo preoccupare: il suo ideatore il produttore e il distributore e i loro eredi, certo ne avranno ben da vivere per tanti anni a venire.
Caspita … quanti ricordi legati a quel cubo! Momenti belli passati con i figli piccoli a cercare di risolvere l’enigma!
grazie mille Carlo…conoscevo un po’ la storia di Rubik… ma è stato un magnifico tuffo nel passato!
Non conoscevo la storia del molto conosciuto cubo magico! Penso che chi passa la vita ad occuparsi di giochi, campi molto più felice… grazie Carlo!
(Mai riuscita a risolverlo, non ho pazienza)
Mai riuscita a risolvere ! Ma non demordo! Se riuscirò farò una cena colorata! Una pietanza per ogni colore!
Ottimo