LA LAMPADINA/APPUNTI DI VIAGGIO – Sofia & dintorni

C’è sempre qualcosa di magico nell’idea di immergersi completamente in una terra sconosciuta e lasciarsi sorprendere. È esattamente ciò che ha appena fatto un gruppo di affezionati della Lampadina, partendo per un indimenticabile viaggio alla scoperta della Bulgaria. Il programma è stato curato da una squadra composta, come sempre, da Carlo e Isabella, a cui si è aggiunta Pucci Rastrelli Biffi, la quale ha tratto vantaggio dalla sua passata esperienza come ambasciatrice a Sofia per fornirci preziosi e strategici consigli, grazie ai quali Isabella, insostituibile, vigilava su tutto con una rinnovata attenzione e niente è stato lasciato al caso. La Bulgaria si rivelerà piena di sorprese, non solo la natura, l’arte ma anche la sua cucina che avremo scoperto nei due ristoranti organizzati dal programma. Il Ristorante Shtastliveca con degli squisiti antipasti e non solo e il ristorante armeno, Egur Egur, di fascino e grande qualità.
A guidarci c’era “Luce”, la nostra guida, (in effetti il suo nome è Stanislava), che nonostante il suo atteggiamento inizialmente burbero, ci ha conquistati con le sue spiegazioni precise e il suo fervente nazionalismo, riuscendo persino a domare noi, forse il compito più difficile. Mettere insieme 28 persone, talvolta un po’ distratte, non era facile. Dovevamo affrontare trasferte lunghe e un programma impegnativo che è filato liscio nonostante tutto.
Abbiamo avuto una vittima, Lalli, caduta malamente procurandosi una serie ferita al sopracciglio. Accompagnata al pronto soccorso dove è stata molto ben curata. Per fortuna la nostra guida è riuscita a dare un prezioso aiuto con spiegazioni in lingua bulgara. Lalli, come sempre, ha mantenuto uno spirito incredibile nonostante i cinque punti e una vistosa fasciatura.
Ma torniamo al nostro programma:
Appena arrivati siamo partiti alla scoperta di Sofia, la capitale, davvero una città europea sorprendente sotto molti aspetti. Si percepisce che, durante il suo lungo percorso, ha visto il passaggio di diverse civiltà e imperi, il che si riflette nella sua architettura eclettica. Appena usciti dalla porta del nostro hotel ci attende la piccola chiesa orodossa di san Giorgio, abbracciata da un lato dal Balkan Palace e il palazzo presidenziale. Se ne sta là minuscola e protetta, luogo di culto antico eritrovo di fedeli della zona, come scopriremo la domenica mattina.
Nel centro storico, antichi edifici romani si affiancano a chiese ortodosse medievali e palazzi di epoche più recenti, creando un affascinante mix di stili ed epoche. Una città pulita, ordinata e molto piacevole. Ma il Museo Archeologico Nazionale ci ha lasciato veramente sorpresi, una tappa imperdibile. Le collezioni spaziano dalle epoche più antiche fino al periodo medievale, offrendo una panoramica completa della storia della Bulgaria. Tra i pezzi più celebri è esposto l’oro tracio più antico mai trovato sul territorio della Bulgaria e il più grande tesoro dell’epoca tracia: il tesoro Valchitran. Per concludere in bellezza la nostra prima lunga giornata eravamo ospiti di S.E. Giuseppina Zarra, Ambasciatrice d’Italia, nella sua bellissima sede per un piacevole saluto di benvenuto.
Con il secondo giorno comincia la nostra esplorazione fuori città. Visitiamo Plovdiv, una delle città più antiche d’Europa che vanta una storia ricca di oltre 8.000 anni, con evidenze di insediamenti umani fin dall’antichità. La città è famosa per il suo antico anfiteatro romano, uno dei meglio conservati al mondo, e per la splendida basilica episcopale paleocristiana di Filippopoli risalente al IV secolo: è la più grande chiesa dell’epoca nei Balcani e uno tra i primi edifici cristiani costruiti nell’Impero romano orientale dopo il 313 dopo Cristo. È assolutamente unica poiché presenta due strati di mosaici a colori uno sull’altro, con una superficie di oltre 2000 metri quadri ricostruiti pietra dopo pietra. Il primo strato rappresenta figure geometriche mentre il secondo contiene oltre 100 tipi di uccelli a colori.
La città di Plovdiv, che fra l’altro è molto famosa anche per la sua fiera internazionale, conta circa 345.000 abitanti e la sua regione ne raccoglie 700.000: la maggioranza è di fede ortodossa, ci sono molti musulmani, e la moschea al centro della città ne è testimonianza, vi è una sostanziosa comunità cattolica e una armena, e poi gli ebrei e i rom. Etnie e credo diversi che si mischiano e convivono pacificamente creando occasioni di confronto e non di conflitto… E tutto ciò dopo una dominazione ottomana durata quasi cinque secoli, dalla fine del XIV secolo a metà 1878…
Il centro storico della città è caratterizzato da case colorate risalenti alla metà del 1800, epoca detta della Rinascita nazionale, cioè dalla liberazione della Bulgaria dal giogo turco. In pratica è una delle poche aree urbane del mondo abitata continuamente per così tanto tempo. Nel 2019 è stata nominata capitale Europea della Cultura insieme a Matera.
– Una vera sorpresa ci aspetta il terzo giorno: il Monastero ortodosso orientale di Rila, un grandissimo complesso religioso situato nelle maestose montagne a circa 120 chilometri a sud di Sofia. Un’impressionante architettura, mix unico di stili, che spaziano dal tardo medioevo all’epoca rinascimentale. La chiesa principale, dedicata alla Natività della Vergine Maria, è decorata con affreschi straordinariamente conservati che narrano storie bibliche e scene della vita dei santi. Non ci siamo limitati solo alla visita al monastero. Abbiamo proseguito verso la zona di produzione vinicola in una delle aziende vitivinicole più importanti, la cui produzione non ha niente da invidiare al resto dell’Europa! Una sosta gradita prima di proseguire verso Melnik, la più piccola città del paese, che vanta un ricco passato e si trova in mezzo alle particolarissime formazioni rocciose dette le piramidi di Melnik.
Il sabato, il quarto giorno, ci porta verso Il villaggio-museo di Koprivshtitsa, un gioiello storico situato nelle montagne dei Balcani centrali. È un esempio della cultura bulgara del XIX secolo, un’affascinante panoramica della vita quotidiana e delle sue tradizioni. Le sue strade lastricate e le case dai colori vivaci che visitiamo con interesse risalgono a quel periodo e ci trasportano indietro nel tempo.
Una delle case visitata è quella di Oslekov un importante commerciante di tessuti che prese parte alle lotte per la liberazione e un’altra quella del rivoluzionario Todor Kableškov e altre ancora, particolari e caratteristiche per tessuti, tendaggi, tappeti, arredi rimasti sospesi nel tempo come l’atmosfera che pervade tutto il borgo. Una giornata piena purtroppo segnata dall’infortunio di Lalli. Coraggiosa amica.

Siamo all’ultimo giorno a Sofia ma devo dire sempre notevolmente interessante. Direi indimenticabile. La mattinata libera ci permette di esplorare negozi e mercatini, sulle cui bancarelle si ritrovano portasigarette del Terzo Reich insieme a cornici d’argento con il nodo Savoia, oltre che ritratti di eroi nazionali bulgari o di Putin, a scelta… Come ci diceva Stanislava, la Bulgaria è sempre stata purtroppo dalla parte del perdente, sia nella Prima che nella Seconda guerra mondiale, crocevia di etnie e credo diversi, e terra di conquista fin dai tempi più remoti ma ha cercato con orgoglio e coraggio di riaffermare costantemente la sua natura
Verso mezzogiorno, caricati sull’autobus con alla guida Evgeny, il nostro fedele autista, scopriamo con grandissima emozione la Chiesa di Boyana. Si entra in pochi alla volta. E la sorpresa è tanta nello scoprire affreschi del XIV che rappresentano scene della Bibbia, di una emozionante e straordinaria qualità artistica, anche per la naturalezza delle espressioni dei personaggi rappresentati.
Per concludere in bellezza si parte verso i tesori del Museo Storico Nazionale ricco di ogni cosa ma con delle collezioni di ori sorprendenti tra i quali Il Panagyurishte Treasure uno dei più importanti tesori di epoca tracia mai scoperti con dei capolavori dell’arte orafa antica risalente al IV secolo a.C. Oggetti d’oro finemente lavorati, tra cui vasi, bicchieri, piatti, coppe e recipienti vari, decorati con dettagli intricati e motivi geometrici e naturalistici di altissima qualità.

Si vola via verso casa, tutti felice della nostra esperienza, grati a chi ha reso possibile questo viaggio in tutti i suoi aspetti e aspettando con gioia le nuove proposte della Lampadina che sicuramente non tarderanno ad arrivare.

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4 Commenti
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Luciana Giuriolo Todescan
29 Aprile 2024 19:40

Fantastico! Ho ripercorso con grande emozione il recente viaggio e mi accorgo con piacere di come mi ha arricchito! Grazie a tutta la Lampadina! Luciana

Marguerite de Merode Pratesi
Reply to  Luciana Giuriolo Todescan
13 Maggio 2024 12:21

Luciana… ti aspettiamo allora per il nostro prossimo viaggio! Se ne stanno già programmando vari altrettanto interessanti e particolari. A presto!

Carlotta Staderini
29 Aprile 2024 17:39

Ottima recensione del nostro bel viaggio!Brava e grazie Marguerite, non potevi raccontare meglio. Conserverò questo diario di viaggio per aiutare mia flebile memoria.

Marguerite de Merode Pratesi
Reply to  Carlotta Staderini
29 Aprile 2024 19:16

Sempre cara e generosa, Carlotta! Spero di avere trasmesso il mio entusiasmo per questo bellissimo viaggio. Ammetto che commentarlo è servito pure a me per ricordare quello che abbiamo fatto passo per passo. E son felice che ne rimanga un commento scritto.. Sennò la memoria si evapora!