ABBIAMO OSPITI/ASTRONOMIA – Corona Borealis

Articolo di Gian Carlo Ruggeri, Autore Ospite de La Lampadina

Una stella nella costellazione della Corona Boreale sta per esplodere. La nova ricorrente, T Coronae Borealis, “esplode” ogni 80 anni. La prossima conflagrazione è attesa da qui a settembre.

Cosa possiamo aspettarci di vedere guardando il cielo notturno? E cosa dovremmo sapere riguardo alla visione di questo raro evento? Quest’ultimo è denominato “Nova ricorrente”. In termini semplici, una “Nova” è il subitaneo brillamento di una stella; la “Nova ricorrente” è una Nova nella quale il fenomeno in questione si verifica secondo cicli di alcuni decenni o meno. Esso non deve essere confuso con il termine “Supernova”. Una Supernova è un’esplosione stellare molto più grande, che avviene solo una volta nella stessa stella. Alcune Supernove vengono innescate quando una stella esaurisce il combustibile per la fusione nucleare e, quindi, collassa, mentre altre sono causate da una piccola stella, avente una scarsa luminosità, caratterizzata dal colore tendente al bianco (Nana bianca).

Intanto, definiamo cos’è una Costellazione. In una notte serena sono osservabili molte migliaia di stelle: nell’insieme di tanto brillamento di astri, i primi astronomi hanno raffigurato delle figure tipiche, facilmente riconoscibili, alle quali hanno dato dei nomi. Una Costellazione è una parte della volta celeste caratterizzata da una figura stellare.
Anticamente mal determinati, i limiti delle Costellazioni hanno avuto, nel 1928, una definizione ben precisa e, per tradizione, hanno mantenuto gli antichi nomi. È opportuno precisare che il raggruppamento in 89 Costellazioni è del tutto arbitrario: esso non corrisponde, infatti, ad alcuna realtà fisica e fa astrazione della distanza degli astri: le stelle di una stessa Costellazione si trovano a distanze molto diverse fra loro. Se, ad esempio, il Pianeta Plutone attraversa la Costellazione del Leone, si dirà che “…Plutone si trova nella Costellazione del Leone…”, benché esso sia infinitamente più vicino di tutte le stelle che la compongono.

La Coronae Borealis è una piccola Costellazione, composta da stelle che formano un semicerchio, il quale appare come una corona: caratteristica del cielo primaverile-estivo, Coronae Borealis diventa ben visibile verso Est nella volta celeste serale durante gli ultimi giorni del mese di febbraio e appare alta nel cielo in giugno – luglio – agosto, per poi declinare verso Ovest e non essere più osservabile nel mese di ottobre.

 

Le stelle principali che compongono Coronae Borealis sono 42, fra cui una: XO-1 ha un pianeta transiente (XO-1b), ovvero un pianeta che passa tra una stella e il suo osservatore. La stella più grande di tale Costellazione è Alpha Corona Borealis (Alphecca), avente magnitudine 2,2 e distante dalla Terra 75 anni luce; le altre due stelle più luminose sono Beta Corona Borealis, magnitudine3,66, distante 114 anni luce e Gamma Corona Borealis, stella bianca, magnitudine 3,81, distante 145 anni luce.

L’avvenimento imminente, di cui parliamo, viene chiamato – come su accennato – “Nova ricorrente”: per la stella in questione (TCrB – Coronae Borealis), il ciclo suddetto si ripete ogni 80 anni. L’evento astronomico è piuttosto raro ed avviene quando una stella “Nana bianca” – di dimensioni paragonabili al Sole, ma collassata, e una stella gigante rossa, prossima alla fine della sua vita e in espansione fino a circa 74 volte la dimensione del Sole, si trovano troppo vicine l’una all’altra. Questa vicinanza aumenta drasticamente la temperatura superficiale della gigante rossa da circa 2204 a 3204 gradi Celsius (°C) fino a un valore elevatissimo di 19.9982 °C, costringendo TCrB a far espellere gli strati esterni della gigante rossa sulla superficie della nana bianca. Il culmine della materia della gigante rossa innesca un’esplosione nucleare, scatenando una deflagrazione avente energia fino a 100.000 volte superiore alla produzione annuale del Sole. A differenza di una supernova, che cancella la stella, una nova come TCrb non distrugge il sistema stellare: la stella, invece, si raffredda fino alla sua temperatura originale e ricomincia il suo ciclo.

 

La Costellazione Coronae Borealis é ben visibile nel cielo estivo di luglio / agosto: come su menzionato, essa somiglia ad un semicerchio e si mostra alta nella volta celeste; la sua individuazione è possibile mediante la localizzazione delle Costellazioni di Ercole e di Boote, verso l’Ovest dell’osservatore: la Costellazione e la nuova stella appariranno esattamente in mezzo queste due ultime. Nella figura, piccolo particolare della sfera celeste, è mostrata la posizione della Coronae Borealis nei mesi di luglio/agosto: la piccola croce indica lo Zenit dell’osservatore, Hr la Costellazione di Ercole, Boo di Boote, O l’Ovest. L’eruzione non sarà visibile dalla Terra, ma TCrb apparirà come un punto molto luminoso, visibile ad occhio nudo per qualche giorno. È necessario tenere presente, però, che – data la distanza fra la stella e l’osservatore terrestre – la luce che si vedrà sarà quella relativa a 27 giorni prima, istante in cui si verificherà l’esplosione.

 

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