Nascosto nelle Mura Aureliane, un laboratorio antico …
Pochi sanno che da più di cento anni nelle mura Aureliane all’altezza di via Campania c’è una Scuola di ceramica. In questo posto magico lavorava e viveva con la sua numerosa famiglia un Grande Maestro: Francesco Randone.
Alla fine dell’Ottocento egli fonda la Scuola d’Arte Educatrice che diventa presto il centro d’incontro di molti artisti e non solo ceramisti.
Era abitudine arrivare alle mura verso il tramonto e portare qualche pezzo di legna, si accendeva la fornace e si aspettava l’alba, che i vasi fossero cotti, magari mangiando pinoli e bevendo acqua di fonte.
Basta sfogliare gli stupendi diari di Randone per far rinascere quell’atmosfera!
Aiutato dalla moglie Yris e dalle figlie Honoria, Horitia, Hurania, Lucilla e Saturnia e da Belisario, l’unico figlio maschio, riesce a ricreare la difficile tecnica del “bucchero”, il tipo di pasta e la lavorazione rimangono un segreto!
La prima regola di Francesco Randone è non copiare e lo scrive ovunque nella scuola, i bambini sono i suoi allievi prediletti e attenti, così ingenui e creativi!
Oggi i discendenti di Randone seguono i suoi insegnamenti e la scuola rimane un importante centro di tanti appassionati. Ilaria, la nipote, è lì: custode e animatrice della scuola e dell’associazione, riesce a mantenere quell’atmosfera seguendo i dettami del nonno. Chi ha il piacere di essere suo allievo non la lascia così facilmente!
Il fascino della ceramica, partendo dall’elemento “terra”, che viene modellato a mano o con il tornio, è uno dei più grandi piaceri che anche un non-artista di qualsiasi età, possa provare.
Se qualcuno di voi volesse visitare le Mura e vi assicuriamo che ne varrà la pena, abbiamo in programma di organizzare una visita per i lettori de “La lampadina”, mandateci una mail e vi faremo sapere.