Salgari ci ha provato e non è andato molto lontano dalla realtà.
Qualche giorno fa mentre facevo un po’ di “surf” tra i libri “vecchi” gratuiti per vedere se ci fosse qualcosa di interessante da scaricare sul mio tablet e da leggere nei tempi morti mi è capitato tra le mani un titolo di Emilio Salgari che ha solleticato la mia curiosità. Si chiama: “Le meraviglie del Duemila”: è un libro di fantascienza, pubblicato nel 1907. Salgari immagina il solito viaggio nel tempo: i protagonisti si “addormentano” nel 1903 per risvegliarsi nel 2003.
E’ interessante confrontare la realtà che noi stiamo vivendo con quanto l’immaginifico autore pensava sarebbe accaduto: alcune cose sono andate molto al di là della sua pur fervida immaginazione, altre sono andate più o meno come prevedeva, altre ancora non si sono realizzate per nulla.
Qualche esempio?
Nel 2003 le città sono molto popolose – Londra ha circa 12 milioni di abitanti – e sono caratterizzate da case altissime:… fino a venti piani!
All’interno delle città e per i trasferimenti ci si muove con delle “macchine volanti” con propulsione a elica che vanno alla stupefacente velocità di…. centocinquanta chilometri orari!
La popolazione mondiale è passata da un miliardo e mezzo all’incredibile cifra di…. due miliardi e seicento milioni.
La illuminazione e il riscaldamento pubblico e privato sono assicurati dalla ….energia nucleare (fornita dal radium).
Solo i ricchi si possono permettere di mangiare dei veri e propri pasti –rigorosamente vegetariani ma che ricordano corrispondenti cibi di origine animale (vedi articolo di Carlo Verga sulla Lampadina di Settembre) – i non abbienti si nutrono di pillole.
La guerra è stata concordemente abolita a seguito di un conflitto mondiale che ha provocato terribili lutti e della scoperta di armi con potere distruttivo catastrofico – ben “mille” volte superiori a quelli della dinamite. L’ordine sociale è assicurato dal corpo dei vigili del fuoco che domano le sommosse – fomentate dagli anarchici – con lanci di acqua elettrificata che uccide all’istante.
Tutte le macchine sono mosse dall’energia elettrica. Questa è generata dalle Cascate del Niagara, che sono così “potenti” che possono fornire tutta l’energia necessaria non solo al continente americano ma anche volendolo a tutta l’Europa.
I terrestri si sono messi in contatto con gli abitanti di Marte (i quali, per inciso, vengono detti “martiani” e non “marziani”).
Insomma il libro – in sé piuttosto noioso – è gustoso per apprezzare quanto lo sviluppo tecnologico nel secolo scorso abbia superato di gran lunga quanto la fervida fantasia dello scrittore aveva potuto immaginare.
Per fortuna che nei tempi moderni disponiamo di previsioni “scientifiche” e quindi molto più aderenti alla realtà!
Qualche esempio?
1972 – IL MIT (Massachusetts Institute of Technology) il più celebre ateneo ingegneristico pubblica “ I Limiti dello sviluppo” annunciando per il 2020 la inevitabilità della catastrofe dovuta all’esaurimento delle materie prime: rame, alluminio, petrolio e risorse alimentari e all’aumento della popolazione mondiale. Oggi, nel 2013, a un passo dal 2020, stiamo vivendo sì una crisi globale ma per tutt’altri motivi!
1999 – Un esperto indiano di ghiacciai ipotizzava per il 2035 lo scioglimento totale dei ghiacciai dell’Himalaya con conseguenze catastrofiche. L’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change nel 2007 (l’altro ieri) confermò questa ipotesi. E’ recente la notizia che l’Himalaya non si sta affatto sciogliendo.
2006 – Al Gore, l’ex vice presidente degli Stati Uniti, premio Nobel per la Pace, preconizzava lo scioglimento dei ghiacciai dell’Antartide con un innalzamento del livello dei mari di ben sei metri con conseguente obbligo per 100 milioni di persone di trasferirsi per non essere sommersi. Oggi le previsioni sono che per il 2100 l’innalzamento dei mari sarà, se va male, di….62 cm!
Riscaldamento globale causato dall’effetto serra provocato dalle emissioni di CO2 di origine umana: sembra che dal 1998 la temperatura media della terra sia rimasta stabile. E si fa strada l’ipotesi che fenomeni come il riscaldamento della Groenlandia nulla abbiano a che vedere con le emissioni di anidride carbonica ma siano da attribuirsi a cause endogene (riscaldamento del suolo di origine magmatica).
Quale la (mia) conclusione?
Meglio la “fantascienza” della cosidetta “scienza” che avvolge la propria sostanziale ignoranza di modelli matematici, assai complessi, ma che trascurano le influenze di fattori importanti ma…ignoti.
Come non dubitare che le teorie “scientifiche” attuali non siano delle forme di “fantascienza”, un po’ meno ingenua di quella del buon Salgari, perché condizionate da precisi e giganteschi interessi economici?
Concordo pienamente con Beppe Zezza anche sulle lobby (miliardarie) della CO2 e derivati. Come fisico teorico mi sono occupato -anche a livello istituzionale con un rapporto al Senato- molto dei cosiddetti “cambiamenti climatici” e delle bubbole annesse, che considero la “madre di tutte le frodi”. I cittadini e i consumatori non ne hanno colpa perché noi scienziati non veniamo mai intervistati sui giornali: i “policy makers” hanno paura della verità.
D’altra parte, non si può pretendere che la gente comune sappia cosa sono i modelli matematici, le equazioni alle derivate parziali, i fenomeni stocastici. Noi siamo qui apposta, solo che ci censurano.
Articolo gioioso non noioso viva Salgari. Sig. Zezza sei pieno di curiosità e sense of humour e ce l’aveva anche Salgari. Conserva i libri e non li buttare mai!
Complesso comunque, e poco prevedibile, anche dall’anno 2014 prevedere come se la caverà il pianeta. Cerchiamo di avere fiducia, informiamoci più che si può, le statistiche non è che significano gran cosa-sono interessanti libri di fisica e fisica nucleare che abbiano chiare esposizioni anche per i non addetti ai lavori. Scientific American è una rivista, almeno a me sembra, di largo respiro.
Ma un Salgari fra noi se ci fosse, mi farebbe sognare.
Grazie Sig Zezza che non conosco ancora.
Grazie Beppe per i tuoi articoli che danno sempre spunti di riflessione e stimolo per approfondire i temi da te esposti. Nella fantascienza si tendeva piu’ ad enfatizzare la possibilita’ per l’essere umano di spostarsi da un punto all’altro dellaTerra ( o dello spazio)il piu’ velocemente possibile, ma nessuno ha previsto internet che ci rende possibile in tempo reale comunicare e assistere ad avvenimenti che si svolgono nell’ altro capo del pianeta guardando uno schermo piu’ piccolo di un palmo standocene comodamente seduti in poltrona.
Ciao
Caro Beppe, non posso tacere davanti a certi ragionamenti.
Parlare di una “lobby” di ecologisti mi sembra una simpatica teoria..
Dietro una Lobby per quanto mi risulti ci sono degli interessi economici notevoli e gente che sogna prima di tutto all’arricchimento.
Io conosco generazioni di “Ecologisti” e tutti, e dico tutti quelli che conosco non si sono certo arricchiti in nessun modo.Sono associazioni di persone che, con totale abnegazione, cercano di sensibilizzare il prossimo su problemi taciuti dalle Lobby dietro le quali si nascondono grandissimi interessi economici. Non posso negare che c’è sempre stato una sana tendenza all’esagerazione da parte di certi ma perché no! Aimé è stato dimostrato che un pò di esagerazione almeno provoca reazione.. Spesso scema il livello di credibilità, ma provoca discussioni intorno a un fenomeno reale. C’è un gravissimo problema intorno al drammatico aumento della popolazione mondiale (problema sotto valutato dalle previsioni passate) che trascina con se gravissimi fenomeni legati all’inquinamento, al consumo delle risorse naturali e via di seguito.. Trovo un pò superficiale l’atteggiamento di certi che usano ragionamenti scientifici parziali tirando l’acqua al loro mulino per nascondere veri problemi impedendo di affrontare soluzioni ancora possibili al,livello globale..
Marguerite
cara Marguerite
per Lobby io intendo, secondo la definizione, “un gruppo di persone legate da interessi comuni e in grado di esercitare pressioni sul potere politico per ottenere provvedimenti a proprio favore ” .
Con questa accezione – per la quale per interessi si devono intendere non SOLO quelli economici – è indubbio che gli “ecologisti” siano una lobby, e anche agguerrita .
Sono ben consapevole che la massima parte degli aderenti ai movimenti ecologisti di tutto il pianeta NON sono animati da motivi economici e che perseguono degli obiettivi che considerano essere il bene di tutta la umanità. Ma …. esiste anche una piccola (numericamente) parte di persone che ha cavalcato (e cavalca) l’ecologismo per interesse o che su di esso ha fatto la propria fortuna, anche economica (vedi commento di Alessandro)
Quanto al problema della popolazione mondiale alla quale accenni, a differenza di te, io penso che lungi dall’essere stato sottovalutato, è stato ed è fortemente esagerato!
Salgari all’inizio del ‘900 pensava che due miliardi di esseri umani fossero un numero enorme, pochi decenni fa si credeva che una popolazione di 6 miliardi fosse il limite assoluto, oggi abbiamo superato i 7 miliardi , non c’è nessuna catastrofe in atto e si parla di un limite di 12 miliardi . Anzi, se vuoi , il problema è quello dell’invecchiamento della popolazione mondiale: pochi giovani, poca innovazione, poco sviluppo. Lo sviluppo dell’ultimo secolo è stato insieme promozione e conseguenza della crescita della popolazione .
In una nostra precedente riunione di redazione de La lampadina è stato detto che sarebbe stato buono affrontare qualche argomento controverso: mi pare che ne abbiamo trovato uno!
Beppe
Non siamo parlando di catastrofismo ma di prendere atto di gravissimi problemi provocati dal nostro essere tanti e dall’essere globalmente in via di sviluppo con quello che ne conseguirà. Posso solo sperare che una grande parte le ricerche finanziate in futuro siano destinate a gestire meglio il nostro impatto sul globo..
Comunque ti invito a considerare i risultati dell’ IPCC Ihttp://www.climatechange2013.org/report/ che non è solo il risultato di qualche esagitato fuori di testa ma un panello di scienziati scelti internazionalmente dall’ONU per studiare la situazione attuale..
Per quanto riguarda l’invecchiamento della popolazione..è vero, aumenta l’aspettativa di vita, ci sono meno nascite sopratutto nelle nazioni agiate..questo è un inderogabile realtà. Ma che fare.. consigliare a tutte le copie giovane di ricominciare a fare tanti figli? non serve aprire un altra pagine di polemica.. I nostri punti di vista sono troppo lontani e la discussione senza fine…
Mi rendo conto, Caro Beppe, che mi infervoro sui soggetti da te toccati. Per me si apre un dibattito senza fine.. Comunque è bene polemizzare un po’. Ci fa riflettere, uscire un po’ dall’inerzia.. con affetto Marguerite
Cara Marguerite
Sono anche io convinto che non si debba trascurare l’aspetto ambientale delle intraprese umane . Questa consapevolezza un risultato indubbio che va ascritto a merito dei movimenti ambientalisti. Ma …si deve operare “cum granu salis”.
A fronte dello IPCC – costituito da tecnici nominati dai governi – c’e’ anche lo NIPCC – organismo formato da scienziati indipendenti dai governi e quindi da sollecitazioni di tipo “politico”. Personalmente, nella difficolta’ a orientarmi per la obiettiva mancanza di una sufficiente preparazione, tendo piu’ a dare credito a quest’ultimo! (Vedi il rapporto: ” climate change reconsidered II “)
Quanto al numero dei figli, nella situazione attuale, non si tratta di consigliare di farne tanti, ma …di farne ! ( e in numero almeno tale da garantire la sostituzione ).
Sono d’accordo che non si debba temere la polemica: mette un po’ di pepe alle discussioni.
A presto
Beppe
Grazie mille di un bellissimo e interessantissimo articolo. Certo Salgari è stato veramente incredibile, una fantasia ed una preveggenza davvero straordinarie. Grazie di avercelo fatto riscoprire.
Non posso che condividere il fatto che ci sono lobbies potentissime dietro a tutte queste campagne, a cominciare dal premio “nobel” (minuscolo, per non confonderlo con quelli veri) Al Gore. In realtà il nobel avrebbe dovuto essergli assegnato per l’alta finanza, perchè con le sue campagne è riuscito a diventare stramiliardario, e con la coerenza tipica dei politici, andava a tuonare contro il riscaldamento globale muovendosi solo esclusivamente con i suoi jets privati. Viva la faccia della coerenza e tanti auguri a chi ha creduto o crede ancora in questo millantatore, e in tanti altri, tutti motivati esclusivamente dal vil denaro.
Gentile Beppe Zezza,
Grazie di questo interessante articolo su Salgari e la scienza, molto interessante. Non capisco pero’ perche’ dopo tante serie esposizioni finisce nel negare quello di cui sopra, equiparando la scienza e la fantascienza! Sono sposato a un professore di fisica e leggo settimanalmente il New Scientist, e le cose che Lei riporta mi sono note da tempo. Lo sa di quanto e’ aumento il CO2 nell’atmosfera e le consequenze che questo portera’? Di quanto la temperatura sta aumentando? Abbiamo carotaggi di antico ghiaccio artico a dirci come cambia il clima e le consequenze quando cio’ succede, perche’ e’ gia’ successo. L’unica variabile che si puo’ ammettere e’ se e’ tutta opera nostra oppure no, ma le consequenze stia certo che saranno catastrofiche! Abito in Olanda e qui gia’ hanno alzato le dighe di un metro, tanto per prepararsi a quello che avverra’ nel prossimo secolo, cioe’ che col riscaldamento i mari si gonfieranno e saranno piu’ alti, forse di un metro. Vedra’ quante citta’ nel mondo finiranno con l’acqua alle porte! Questa non e’ una “teoria” ma un fatto che gli strumenti misurano. Non capisco poi di quali interessi economici Lei accenna, casomai direi il contrario, che la lobby petrolifera non fa che negare i fatti scientificamente accertati per continuare con il nostro modello di consumo energetico da fonti non rinnovabili e inquinanti. Domani si vedra’ e sara’ un problema dei pronipoti…
Distinti saluti,
Valerio Cugia
Gentile Valerio Cugia
Sono di formazione scientifica.
Le mie riserve riguardano non la scienza ma le previsioni, cosidette “scientifiche”.
Queste inseriscono dati “scientifici” in modelli matematici, magari molto sofisticati ma che non sono comunque “scientifici”. Di qui la possibilita’, non remota – come dimostrano i tre esempi che ho menzionato – di arrivare a delle conclusioni lontane dalla realta’. Conclusioni che possono, e sono , strumentalizzate da gruppi si interesse. Lei come fa a orientarsi tra le previsioni fatte dai “petrolieri” e dagli “ecologisti”? Entrambe hanno dietro delle lobby assai potenti!
Per quanto concerne il caso della CO2 che lei cita, i problemi dibattuti sono : quanto l’aumento di CO2 e’ di origine antropica? Quanto l’aumento di CO2 e’ responsabile dell’effetto serra? Quanto il “riscaldamento globale” della Terra e’ dovuto all’effetto serra? E’ vero che e’ in atto un “riscaldamento globale” (questione diversa da : e’ vero che ci sono in atto dei cambiamenti climatici )?
Infine, la mia e’ una opinione personale, e come tale la ho espressa, e non ho la pretesa ne’ la autorevolezza per presentarla come “verita’” indiscutibile.
Cordialmente