Se ne parla molto, sappiamo cos’è?
Uffa! Lo spread e ora anche il “tapering”? Ma che cos’è? A me che ho qualche azione Enel, ENI poi BOT e qualche moneta d’oro, che conviene fare? Mi preoccupo?
Tapering: “diminuzione (e fine) degli acquisti di titoli di Stato governativi da parte della Federal Reserve”. In altre parole la fine dell’immissione di liquidità nel sistema USA.
Siamo in un periodo di crisi economica che chi più chi meno coinvolge quasi tutti i paesi del nostro pianeta. Il tutto, come certo ricordate, è cominciato qualche anno fa, l’industria, la finanza, i governi, ne hanno sofferto e continuano a soffrirne. Gli Stati Uniti con il dollaro considerato moneta mondiale e con la sua potenza finanziaria ha deciso che fosse il momento di prendere dei provvedimenti drastici per stimolare l’economia e la circolazione di denaro. Lo scorso autunno, pertanto, La Federal Reserve ha iniziato e continuato a immettere sul mercato circa 85 miliardi di dollari al mese, (poco più di mille miliardi di dollari anno!). Una cifra pazzesca, molti sono contenti, il mercato finanziario continua a crescere, l’economia reale ancora così così …ma… continueranno a questi ritmi? Non si corre il rischio di un’altra bolla finanziaria che porti il dollaro come il marco tra le due guerre? Ci si chiede a cosa sia servita tutta questa massa di dollari? A ridurre il debito Usa? Molto è andato all’industria in genere e al gigantesco sviluppo del petrolio e settori correlati e moltissimo all’economia mondiale.
Se ora il governo USA riduce queste immissioni di dollari sul mercato, cosa potrebbe succedere? Un crollo della Borsa e i risparmi buoni per il fuoco?
Una fine del programma espansivo da parte degli USA non ben monitorato e controllato, potrebbe portare a un deterioramento del sentimento degli investitori verso la Borsa in genere, quindi influire pesantemente sui titoli di Stato, obbligazioni societarie e principalmente dei Paesi percepiti come meno sicuri. Gli altri naturalmente non ne uscirebbero esenti. Lo Spread salirebbe con maggiori costi per l’indebitamento dello stato, per le aziende, per le famiglie..
Una visione negativa… In teoria potrebbe succedere di tutto. Il mercato è un gioco troppo complesso per un crollo totale e forse, strano a dirsi, proprio la speculazione potrebbe “salvare” l’economia mondiale. Sì la speculazione, è un grande male, crea e ha creato mille problemi a livello di singoli paesi e anche continenti.
Oggi, oltre ai grandi investitori, ci sono anche molti di noi, che ogni giorno gestiscono piccole o medie somme via internet. Sono tanti e messi insieme rappresentano pacchetti da miliardi di dollari, e cosa fa un investitore, (piccolo ma anche medio e grande) con una propensione alla speculazione? Compra azioni, ETF o comunque beni facilmente negoziabili, l’ordine di vendita può essere dato automaticamente quando la percentuale di aumento è per Lui soddisfacente. A quel punto dirotta tutto o in parte il ricavato verso qualcosa il cui valore in quel momento stima basso ma con possibili margini di risalita. Oggi può investire in tutto il mondo, in Europa, se fosse preso dal panico, dirotterebbe parte degli investimenti, forse, verso Cina o Usa. Ma il cinese che ha già guadagnato tanto su azioni giapponesi o tecnologia cinese, pensa di investire i capitali magari in Europa dove vede una capacità di ripresa e cosi il gioco continua favorendo il rialzo di questo o quel mercato.
Sapete bene come i grandi finanzieri speculano sui paesi, azioni, obbligazioni, valute, commodities: comprano quando il mercato è basso e quando nessuno comprerebbe. I vari Soros, Buffet le grandi fortune le hanno fatte proprio cosi… Difficile quindi figurarsi in un panorama mondiale in cui tutti vendono. Pensate alla grande importanza dei paesi asiatici e i ricchi cinesi, (vedi l’articolo su Macao La lampadina n. n. 18), la loro voglia è di giocare e su qualsiasi cosa, comprano sul mercato asiatico, americano e europeo secondo il loro sentimento favorendo, anche loro, le oscillazioni oramai quotidiane dei mercati. A tutto questo ci sono da aggiungere i movimenti speculativi provocati da Paesi che influiscono a seconda delle circostanze su una o altra area mondiale e infine il traino psicologico di tutti. Non ci fosse la speculazione, ogni trend di valori sarebbe assolutamente piatto per una crescita costante o la distruzione progressiva del simbolo denaro.
Per finire un suggerimento per chi abbia in portafoglio conservativo ed anche qualcosa di oro argento etc, è di tenerselo stretto, se la propria capacità di resistenza è alta, quei titoli torneranno a essere interessanti. Altrimenti diversificare quanto possibile verso paesi, monete, metalli preziosi, se non altro per mantenere il capitale e cogliendo le opportunità che possono presentarsi di volta in volta.