L’inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verità sepolte. (Battiato)
Tutte le cose che dimentichiamo chiedono aiuto nei nostri sogni.
Il sogno è l’infinita ombra del Vero.
Quanti libri si sono scritti a proposito, e quanti uomini studiosi, filosofi, psicanalisti hanno cercato di dare un’interpretazione che avesse qualche fondamento. Le prime rappresentazioni dei sogni sono avvenute nell’età della pietra e si sono succedute nei millenni a seguire…le interpretazioni infinite…
Alcuni studiosi di epoche più vicine a noi ci dicono, come Eugen Tarnow, che i sogni sono una forma di stimolazione continua della memoria a lungo termine.
Altri (Hartmann) che i sogni posso funzionare come la psicoterapia “attivando connessioni in un posto sicuro” e permettendo al sognante di integrare cose e pensieri che altrimenti verrebbero dissociati quando sveglio.
Poi c’è chi suggerisce che sognando, si completino modelli di aspettazione emotiva e si abbassino i livelli di stress.
Infine Freud asserisce che “il sogno è la via maestra per esplorare l’inconscio”. Con l’interpretazione dei sogni nasce quella disciplina di indagine psicologica profonda che è la psicoanalisi.
E’ raro, che i sogni riguardino la soddisfazione dei desideri; essi possono aiutare a ricostruire alcuni processi psichici più ampi, mettendo in luce alcuni aspetti conflittuali o strutturali, della personalità.
Allora? Bene, è arrivato un nuovo genio che con l’aiuto del mondo del web ha deciso di risolvere il problema. Il genio è Hunter Lee Soik, naturalmente asiatico e più precisamente coreano.
Ha inventato un’APP per raccogliere i sogni. Mr Soik ritiene che nel nostro giorno di 24 ore, circa un terzo sia rappresentato dal sonno e buona parte di questo sia popolato da sogni di ogni genere. Degli altri 2/3 del giorno sappiamo molto, cataloghiamo, esaminiamo, inventariamo tutto o quasi, ma per quel terzo? Sappiamo la durata e le sue fasi ma qualcosa dei sogni? Ne sappiamo poco o niente; é quindi necessario trovare un denominatore comune per poterli capire ed interpretare. Il sistema é catalogare la maggior parte delle nozioni, e solo dalla loro analisi si potranno individuare le tracce comuni per la loro interpretazione e la loro formazione…
Che ti ha inventato quindi il nostro coreano che tiene anche conto che la più parte dei sogni scompare in tempo brevissimo?
Bene, semplice e se Vuoi far parte del progetto, installi la sua APP sul tuo smart phone, questo ti sveglierà nella notte con un suono dolcissimo e farà partire il registratore. Tu appena sveglio, avrai ancora bene in mente le fasi del tuo sogno e ne racconterai ogni aspetto. Finito il resoconto, altra musichetta e ti riaddormenterai tranquillamente. Tutti i dati così registrati affluiranno in un’unica piattaforma dove selezionati, frazionati, per tipo, per area geografica, e mille altri indizi, saranno studiati, catalogati e potranno dirti qualcosa di più del loro formarsi, del significato e delle similitudini da paese a paese e forse anche sul tipo di alimentazione che potrebbe provocarli..
Sembra che già oltre 400 mila persone si siano iscritte al progetto Shadow facendo conoscere agli esaminatori alcuni dati della loro vita, dei comportamenti e altro. Una volta raccolti i dati, pervenuti da ogni parte del globo, ed esaminati, ci diranno, forse, il perché in un certo paese sognano più di sesso o in altri di situazioni le più differenti o ancora l’origine degli incubi…Chissà se poi il risultato ci darà veramente qualche dato sulla loro interpretazione, così da poter dire: ho sognato mia suocera che mi prendeva a male parole .. in realtá significa che Le voglio un bene da morire.
Se vuoi far parte del progetto scrivici, cercheremo di metterti in contatto con Hunter Lee Soik.
Interessante, ma c’è una falla nell’APP: come fa a sapere che stai sognando? Ti sveglia quando vuole lei e potresti non aver ancora sognato niente! Così la maledici e non riesci a riaddormentarti..
Ciao Francesca, possiamo chiedere a mr Hunter Lee Soik, magari ci fa collegare il nostro iphon, via bluetooth, a una serie di mini sensori sparsi sulla nostra testa, al primo passare di qualche onda celebrale, voilà che la registrazione inizia…