(ANSA) – LONDRA, 30 MAGGGIO 2014 – Sedici settimane per decidere del futuro della Scozia. Si apre la campagna ufficiale per il referendum sulla secessione dal Regno Unito del 18 settembre. E sale lo scontro sulle cifre di quella che dovrebbe essere l’economia del nuovo Stato indipendente. Uno studio dell’Università di Glasgow ha criticato in particolare le stime del governo indipendentista di Edimburgo, guidato dal premier Alex Salmond, secondo cui la Scozia, da sola, si collocherebbe fra gli Stati più ricchi del mondo.
Una delle figure più eroiche e romantiche ricordate dagli scozzesi in questi giorni è Bonnie Prince Charlie, al secolo Charles Edward Louis John Casimir Sylvester Severino Maria Stuart, il giovane pretendente al trono della Scozia, Inghilterra ed Irlanda.
Bonnie (per la bellezza del suo viso) Prince Charlie ( 1720-1788 ) era nipote di James II di Inghilterra e della moglie Maria Clementina Sobieska, nipote di Giovanni Sobieski, famoso per la vittoria sull’impero Ottomano nella Battaglia di Vienna del 1683.
Charles nasce nel 1720 a Roma dove viene educato da buon cattolico e da ultimo erede legittimo degli Stuart. Riprendere il trono dell’Inghilterra e della Scozia è fin da bambino lo scopo della sua esistenza.
Suo nonno, James II di Inghilterra e VII di Scozia, aveva regnato dal 1685 al 1688, ed era stato deposto dal parlamento in favore del protestante olandese Guglielmo III di Orange, sembra perché manovrava per riportare l’Inghilterra al cattolicesimo. Viene esiliato in Francia.
Il figlio di James II, Francis Edward Stuart, nasce nel 1688, in esilio, prende parte con l’aiuto dei francesi allʼinvasione dellʼ Inghilterra, mai avvenuta per colpa di una terribile tempesta nel 1708. In seguito conduce la rivolta del 1715 anch’essa terminata in disfatta.
Si guadagna l’appellativo “Old Mr. Misfortune”. I suoi due figli sono Charles, chiamato Bonnie Prince Charlie; il secondo, Henry, diventa cardinale a Roma.
La causa giacobita (i giacobiti era il nome dato ai sostenitori di James II d’Inghilterra e VII di Scozia fuggiti nel 1689 all’arrivo di Guglielmo d’Orange) si riprometteva di riportare gli Stuart su di un trono cattolico. Nel 1734 a 14 anni Charles osserva l’assedio di Gaeta da parte degli spagnoli e dei francesi, questa è la sua prima esposizione ad una guerra. Nel 1744 suo padre ottiene il supporto del governo francese e Charles va in Francia con lo scopo di comandare una armata francese con la quale invadere l’Inghilterra. Il suo sogno non si avvera ma imperterrito, Charles arriva da solo in Scozia l’anno successivo ove la causa giacobita era sostenuta da molti clan delle Highland, sia cattolici che protestanti.
Charles con i capi di molti clan alza la bandiera giacobita e lo stendardo di suo padre e conduce ad Edimburgo una forza sufficientemente ampia da ottenere la resa della città battendo le truppe inglesi di stanza in Scozia.
Pochi mesi dopo Charles marcia alla testa di 6000 uomini e vince Carlisle, poi per la mancanza di supporto francese e inglese fa ritorno in Scozia vincendo la battaglia di Falkirk Muir. A questo punto il Re George II di Inghilterra invia il figlio, Duca di Cumberland, che vince i giacobiti nella battaglia di Culloden. Le truppe scozzesi vengono sconfitte e i clan trucidati. Il Duca di Cumberland, per le atrocità commesse contro i clan, ebbe come soprannome “Il macellaio”.
Bonnie Prince Charlie riesce a fuggire nonostante una taglia da parte degli inglesi di 30.000 sterline. Nessuno lo tradisce e aiutato dai suoi fedeli e da una donna, Flora MacDonald, che lo traveste e lo passare per la sua cameriera irlandese arriva nell’Isola di Skye dove viene accolto e nascosto dal clan dei MacDonald.
La causa degli Stuart è persa, Bonnie Prince Charlie ritorna in Francia, viene espulso nel 1748 dopo il trattato di pace di Aix-La-Chapelle tra Francia ed Inghilterra.
Nel 1759 Bonnie Prince Charlie viene richiamato a Parigi per una riunione con il ministro degli esteri francese che sta pianificando l’invasione dell’Inghilterra con un esercito di 100.000 uomini ai quali voleva aggiungere i giacobiti guidati da Charles. Ma Charles, depresso e alcolizzato, non guadagna la fiducia del ministro.
Nel 1772 Charles si sposa e vive dapprima a Roma e poi a Firenze dove inizia ad usare lo pseudonimo di Conte di Albany. Nel 1780 Charles viene lasciato dalla moglie. E’ sempre più alcolizzato e ignaro della relazione della moglie con il poeta Vittorio Alfieri.
Nel 1788 Bonnie Prince Charlie muore a Roma e viene sepolto a Frascati dove suo fratello Henry Benedict Stuart era vescovo. Nel 1807 le sue spoglie vengono portate nella Basilica di San Pietro dove è sepolto accanto a suo fratello e a suo padre.
In Scozia la legenda continua…