Articolo di Laura Novello – Autore Ospite de La Lampadina
Violini surrealisti, pianoforti e voliere canterine, chitarre gonfiabili e strumenti musicali.
In un percorso dal Cinquecento ad oggi è quanto delinea la mostra organizzata dalla Fondazione Prada nella sua sede di Venezia di Palazzo Corner della Regina e curata da Germano Celant.
Il Tema è l’analisi del ruolo dell’artista/musicista, un incontro tra arti visive, oggetti, dipinti, partiture, sculture e manufatti. Sperimentazioni tra Ottocento, Futurismo e Dadaismo sino a Robert Morris, John Cage passando per Duchamp. Arman, Tinguely e Pistoletto.
Liberi sconfinamenti tra arte e suono e immagini destinati a sorprendere in ogni sezione della mostra veneziana sono gli elementi preponderanti nel tema. Dalle “scatole musicali” create dagli ingegneri del suono del Seicento (Antonio Grandi e Giovan Battista Casarini) alle opere improbabili che delineano, suoni, vibrazioni, rumori, assonanze timbriche: vere presenze nello spazio.
Oltre 180 opere sono riunite negli ottocento metri quadrati della Fondazione Prada; oggetti, automi, e macchine musicali accanto a dipinti, disegni, e partiture e ready-made decorati ed assemblati come le opere di Marcel Duchamp piuttosto che gli assemblages di Arman dove l’elemento predominante è il violino.
Per la prima volta viene utilizzato il Portego del Palazzo Ca’ Corner della Regina sul Canal Grande e le stanze laterali; frutto del lavoro del restauro iniziato dalla Fondazione nel 2011.
Il titolo della rassegna Art or Sound esprime la sorprendente ed interessante ricerca ed il confronto tra gli ultimi cinque secoli – dal Cinquecento ad oggi- del suono fatto fluire in più dimensioni tattili e percettive in cui lo spettatore è emotivamente coinvolto al fine dell’ascoltare le istallazioni sonore di Robert Rauschenberg e Laurie Anderson sino a Martin Creed e Nam June Paik seguendo magici percorsi dove arte e suono risuonano senza tempo.
Fondazione Prada. Venezia calle della Regina, Santa Croce 2215
Sino al 3 novembre 2014.
Laura Novello
video con l’intonarumori di Antonio Russolo