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La Lampadina - n. 131 ::: Agosto 2024

Cari Lettori,
il caldo incombe, l'anelato otium estivo anche e noi vi salutiamo con un numero dagli argomenti eterogenei, di attualità, o che risultano attuali nonostante il tempo passato.
Il caldo estivo che viene mitigato da improvvisi scrosci temporaleschi, le nuvole che disegnano figure immaginarie, tutto appartiene a questo pianeta che cerchiamo di piegare ai nostri voleri, anche inseminando le nuovole per far piovere, e poi ci ritroviamo con il naso all'insù per vedere una stella che esplode, qualcosa che ci sovrasta totalmente, come i fuochi che celebrano l'apertura delle Olimpiadi ogni quattro anni.
Buone letture estive, ci rivediamo a settembre per una fine estate carica di energia!
ICH

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Venerdi, 2 agosto 2024

Ciao,
oggi la nostra Lampadina si accende su:


PIANETA TERRA - Le nuvole e le variazioni climatiche
Articolo di Carlo Verga

La prima cosa che ci dicevano i nostri genitori quando da ragazzi in partenza per l'Inghilterra per il rituale corso di inglese: «Se devi parlare con un vero inglese, e rompere ogni indugio, parla del clima». L'usanza è continuata ed arrivata da tempo fino a noi.
Oggi incontri un amico, il tuo primo commento: «Come stai? Ma che bel tempo!» Magari però dopo, 10 minuti di pioggia scrosciante. Ma perchè succede tutto questo? Inquinamento CO2, il sole che riflette, insomma chi più ne ha e più ne metta, ma una risposta precisa su cosa influisce sulle forti variazioni climatiche ancora non è chiarissima. Si parla però, di inseminazione delle nuvole come modifiche delle condizioni atmosferiche.
Ho fatto la mia ricerca sulle varie tecniche allo studio da anni in tutti i paesi del mondo, l'obbiettivo della inseminazione naturalmente il poter controllare la quantità ed il tipo di precipitazione attraverso la dispersione, iniezione di varie sostanze chimiche o di sale sulle nuvole.
Per studiarne gli effetti, sono state prese in considerazione varie sostanze tipo lo ioduro d'argento, il ghiaccio secco (o biossido di carbonio congelato). Sono state usate anche espansioni di propano liquido per produrre cristalli, mentre è in aumento l'uso di materiali igroscopici, come il sale. Alcuni di questi sembra abbiano dato risultati promettenti e possano influire sulle precipitazioni e quindi una maggiore o minore piovosità nelle varie zone del pianeta ed anche una prevenzione nella formazione di grandine e diminuzione dei fronti temporaleschi etc. La dispersione avviene da aerei, rilasciati da dispositivi a terra, veicolati tramite razzi o simili sulle nuvole.
I più attivi nel settore sono gli Stati Uniti e la Cina, di quest'ultimo Paese naturalmente se ne sa poco o nulla. Fossero proprio quei palloni aerostatici che a volte vengono intercettati in un altro paese a carpire i segreti su questa tecnica ancora non chiara?
Tanti i progetti nel passato con esiti incerti, in USA uno, di qualche anno fa, denominato Stormfury sembrava potesse controllare gli uragani, non si sa se sia stato un successo o meno. Il timore fu che l'inseminazione delle nuvole potesse sì alterare la direzione e la potenza degli uragani, ma avere effetti negativi sulla popolazione circostanti, il progetto fu abbandonato.
L'inseminazione fu utilizzata anche per scopi bellici nel 1972 nel Vietnam del Nord al fine di prolungare la stagione monsonica. In seguito a questa operazione si ebbe un'estensione della stagione delle piogge tra i 30 e i 60 giorni, dopo di che gli Stati Uniti firmarono la Convenzione ENMOD, che vieta l'uso di tecniche di modificazione meteorologica per scopi ostili.
La Cina sembra che utilizzi il sistema in varie zone, compresa la capitale Pechino. Ma tanti i dubbi ed anche per un conflitto politico interno tra le varie aree che si accusano l'un l'altra di rubare la pioggia attraverso l'inseminazione.
La Cina ha usato l'inseminazione delle nuvole a Pechino prima dei giochi olimpici del 2008 al fine di liberare l'aria dall'inquinamento, ma con quale esito? Non se ne sa più niente e se ancora utilizzata.
Diverse sono le compagnie statunitensi attive in questo settore, per citarne alcune, la Aero Systems Incorporated, l'Atmospherics Incorporated, la North American Weather Consultants, la Weather Modification Incorporated, la Weather Enhancement Technologies International e la Seeding Operations and Atmospheric Research tutte offrono servizi di modificazione meteorologica (principalmente sembra neve sulle zone montuose e impianti sciistici) incentrati sull'inseminazione delle nuvole.
Recentemente gli scienziati dello Scripps Institution of Oceanography di UC San Diego chiedono di regolamentare l'ingegneria climatica e in particolare di fermare l'uso dell'inseminazione delle nuvole sul mare. Sembra infatti che questo metodo crei delle ondate di calore anomale che si riverberebbero perfino in Europa e in altri continenti, tanto da cambiare, nel subcontinente indiano, i monsoni e aumentare i periodi di siccità. Ne verrebbe a risentire anche l'Europa con forti interferenze sulle correnti interne atlantiche (Amoc) e per quei flussi che permettono all'acqua calda dal sud di spostarsi a nord e viceversa, mantenendo, così, l'equilibrio nel clima.
I rischi sono ancora non prevedibili: le simulazioni, mostrano che nel breve periodo il sistema potrebbe raffreddare la costa pacifica degli Stati Uniti ed anche l'Europa mentre, tra una ventina di anni le temperature potrebbero aumentare in molte altre regioni.
Gli investimenti del settore sono ingenti va da sè che un sistema di regolamentazione del clima sarebbe ideale per tutto il pianeta, ma tanti i dubbi su un possibile accordo che dovrebbe riunire il più delle nazioni.

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«Parliamo di sole e chiaro di luna, ma non di luce di nuvole, che è ancora una delle illuminazioni dei nostri cieli. Una nuvola splendente è una delle luci secondarie più maestose.»

Alice Christiana Meynell

STORIA - Maria Antonietta, regina di Francia decapitata
Articolo di Beppe Zezza

Scelta singolare: sono stati capaci di rappresentare davanti agli occhi di milioni di telespettatori di tutto il mondo una storica macchia del loro passato.
Uno dei quadri (a dire il vero neanche quello più discutibile) che punteggiavano il percorso lungo la Senna degli atleti partecipanti ai giochi olimpici, raggruppati nelle loro rappresentanze nazionali, mostrava la regina Maria Antonietta decapitata che sosteneva la sua testa.
Non esattamente qualcosa di cui gloriarsi.
Ancora in Francia si celebra il mito della Rivoluzione come fondante dei valori della Repubblica (guai a parlarne male). La sottoscrizione della "Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino" dell’agosto 1793 – che è il substrato di quasi tutte le costituzioni degli Stati moderni – è sufficiente a passare sopra ai massacri operati dai rivoluzionari.
Alexander Solgenitsin, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1970, personaggio assai noto per le persone della nostra generazione a motivo del suo capolavoro Arcipelago Gulag nel quale denuncia le atrocità del sistema comunista sovietico, ma del tutto dimenticato e ignoto ai giovani di oggi, in un memorabile discorso commemorativo degli eroi della Vandea diceva: «La rivoluzione fa emergere istinti di barbarie primordiale, le forze sinistre dell’invidia, dell’avidità e dell’odio. È sempre più compreso che i miglioramenti sociali che tutti desideriamo con passione possono essere raggiunti attraverso lo sviluppo evolutivo normale. …La Rivoluzione Francese si è svolta sotto lo striscione di uno slogan autocontraddittorio e irrealizzabile: “libertà, uguaglianza, fraternità.” Tuttavia, nella vita della società, libertà e uguaglianza sono concetti mutuamente esclusivi, persino ostili. La libertà, per sua stessa natura, mina l’uguaglianza sociale, mentre l’uguaglianza sopprime la libertà – come potrebbe essere altrimenti? La fraternità, invece, appartiene a un ambito completamente diverso; in questo caso, è semplicemente un'accattivante aggiunta allo slogan. La vera fraternità si raggiunge non attraverso mezzi sociali, ma spirituali.»
Il motto rivoluzionario “Liberté, egalitè, fraternitè” è diventato il simbolo ufficiale dello Stato Francese che non ha mai fatto seriamente i conti con le devastanti conseguenze della Rivoluzione.
Una tra le barbarie perpetrate dalla Rivoluzione è stata la condanna a morte di Maria Antonietta. Per chi non la conoscesse Maria Antonietta è stata una regina oltremodo sfortunata, soggetta ad ogni sorta di calunnie.

Quindicesima di sedici figli dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, un personaggio che ha segnato la storia del suo paese e del continente europeo per le riforme promosse, ancora ragazza (aveva solo 15 anni) è stata promessa in sposa al nipote ed erede del Re di Francia Luigi XV, nel quadro di un riavvicinamento politico tra Francia e Austria. (Era questo a quell’epoca il destino delle “fanciulle reali”: essere merce di scambio negli equilibri politici internazionali).
A causa di una malformazione fisica di Luigi che fu corretta chirurgicamente solo dopo qualche tempo, il matrimonio non fu consumato per numerosi anni. Tanto bastò per sollevare pettegolezzi di vario genere sulla Regina che veniva sospettata di attenzioni particolari per una sua dama di compagnia.
Finalmente dopo 11 anni di matrimonio e una primogenita femmina, Maria Antonietta ebbe il tanto desiderato erede al trono. Questi peraltro morì di tubercolosi prima dello scoppio della Rivoluzione (gli fu così evitata la triste sorte del fratello minore!)
Mai amata dal popolo francese, era presa di mira per le sue spese, considerate eccessive in un tempo nel quale la Francia pativa di una situazione finanziaria molto precaria, fu oggetto di vere e proprie calunnie da parte della stampa. Famosa è rimasta la frase ignominiosa, «date loro delle brioches», che le è stata attribuita in risposta alle donne francesi che gridavano: «Non abbiamo più pane».
In realtà Maria Antonietta, prima dello scoppio della Rivoluzione si impicciava poco della politica. Allo scoppiare della rivolta assunse una posizione decisamente contraria: incitò invano il marito a intervenire con la forza, si oppose alla sua accettazione della Costituzione e cercò aiuto dai sovrani stranieri.
Dopo la soppressione del Re fu rinchiusa nella Tour du Temple assieme ai due figli – Maria Teresa e Luigi Carlo (vedi gli articoli La contessa oscura - giugno 2022 e Principi sfortunati: la dolorosa storia di Luigi XVII  - febbraio 2022) e quasi dimenticata.
Quando i giacobini presero il potere, espellendo i più moderati girondini dalla Convention Nazionale, la campagna contro di lei si acuì: la si accusò di essere la causa della morte delle migliaia di soldati caduti nella guerra contro le potenze straniere che assediavano la Francia. Prevalse la decisione di giudicarla come “Nemica del popolo”, e fu trasferita alla Conciergerie.
È ben noto che tutte le Rivoluzioni, che proclamano Libertà e Salvezza del popolo, vogliono che le Regole siano rispettate. Per condannare un individuo ci deve essere un regolare processo e una giuria giudicante.
Di conseguenza la ormai ex-regina fu condotta davanti al Tribunale del popolo per essere giudicata. Le accuse erano di avere istigato Luigi XVI al tradimento in occasione del fallito tentativo di fuga, di avere cospirato con i nemici della Francia e di avere sperperato fondi pubblici.
Fu nominata una giuria e le vennero assegnati due “avvocati difensori” ai quali venne concesso … un giorno di tempo per esaminare il caso.
Il processo durò ben… due giorni! I testimoni dell’accusa furono quarantuno. Tutti riferirono solo voci ascoltate e formularono accuse generiche senza addure alcuna prova concreta delle loro affermazioni. Nel corso del procedimento venne perfino prodotto un documento ottenuto con l’inganno dal figlio nel quale lo si accusava di avere intrattenuto con lei rapporti incestuosi.
Dopo le arringhe difensive i due avvocati vennero arrestati. Il presidente del Tribunale disse alla giuria che «non era il momento di soffermarsi sulle prove materiali né di cedere al sentimento di umanità.» Questa si ritirò e deliberò in un'ora che Maria Antonietta dovesse essere ghigliottinata.
La sentenza fu eseguita. Dopo averla ghigliottinata il boia presentò la sua testa decapitata al popolo che, festante, acclamò «Viva la Repubblica!»
Sono passati oltre 230 anni e ancora c’è qualcuno che davanti all’immagine di Maria Antonietta decapitata che sorregge tra le mani la sua testa inneggia «Viva la Repubblica!»

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«Giacché il malcontento è in sé uno stato passivo, per divenire aggressivo, per trasformarsi in azione, ha bisogno di una figura umana, sia come portatrice di un'idea sia come bersaglio per l'odio accumulato; ha bisogno insomma di un capro espiatorio.»

Stefan Zweig dal libro Maria Antonietta

ABBIAMO OSPITI/ASTRONOMIA - Corona Borealis
Articolo di Gian Carlo Ruggeri, Autore Ospite de La Lampadina

Una stella nella costellazione della Corona Boreale sta per esplodere. La nova ricorrente, T Coronae Borealis, “esplode” ogni 80 anni. La prossima conflagrazione è attesa da qui a settembre. Cosa possiamo aspettarci di vedere guardando il cielo notturno? E cosa dovremmo sapere riguardo alla visione di questo raro evento? Quest’ultimo è denominato “Nova ricorrente”. In termini semplici, una Nova è il subitaneo brillamento di una stella; la Nova ricorrente è una Nova nella quale il fenomeno in questione si verifica secondo cicli di alcuni decenni o meno. Esso non deve essere confuso con il termine “Supernova”. Una Supernova è un'esplosione stellare molto più grande, che avviene solo una volta nella stessa stella. Alcune Supernove vengono innescate quando una stella esaurisce il combustibile per la fusione nucleare e, quindi, collassa, mentre altre sono causate da una piccola stella, avente una scarsa luminosità, caratterizzata dal colore tendente al bianco (Nana bianca).
Intanto, definiamo cos’è una Costellazione. In una notte serena sono osservabili molte migliaia di stelle: nell’insieme di tanto brillamento di astri, i primi astronomi hanno raffigurato delle figure tipiche, facilmente riconoscibili, alle quali hanno dato dei nomi. Una Costellazione è una parte della volta celeste caratterizzata da una figura stellare.
Anticamente mal determinati, i limiti delle Costellazioni hanno avuto, nel 1928, una definizione ben precisa e, per tradizione, hanno mantenuto gli antichi nomi. È opportuno precisare che il raggruppamento in 89 Costellazioni è del tutto arbitrario: esso non corrisponde, infatti, ad alcuna realtà fisica e fa astrazione della distanza degli astri: le stelle di una stessa Costellazione si trovano a distanze molto diverse fra loro. Se, ad esempio, il Pianeta Plutone attraversa la Costellazione del Leone, si dirà che “…Plutone si trova nella Costellazione del Leone…”, benché esso sia infinitamente più vicino di tutte le stelle che la compongono.
La Coronae Borealis è una piccola Costellazione, composta da stelle che formano un semicerchio, il quale appare come una corona: caratteristica del cielo primaverile-estivo, Coronae Borealis diventa ben visibile verso Est nella volta celeste serale durante gli ultimi giorni del mese di febbraio e appare alta nel cielo in giugno – luglio - agosto, per poi declinare verso Ovest e non essere più osservabile nel mese di ottobre. 
Le stelle principali che compongono Coronae Borealis sono 42, fra cui una: XO-1 ha un pianeta transiente (XO-1b), ovvero un pianeta che passa tra una stella e il suo osservatore. La stella più grande di tale Costellazione è Alpha Corona Borealis (Alphecca), avente magnitudine 2,2 e distante dalla Terra 75 anni luce; le altre due stelle più luminose sono Beta Corona Borealis, magnitudine 3,66, distante 114 anni luce e Gamma Corona Borealis, stella bianca, magnitudine 3,81, distante 145 anni luce.

L’avvenimento imminente, di cui parliamo, viene chiamato – come su accennato – “Nova ricorrente”: per la stella in questione (TCrB - Coronae Borealis), il ciclo suddetto si ripete ogni 80 anni. L’evento astronomico è piuttosto raro ed avviene quando una stella “Nana bianca” - di dimensioni paragonabili al Sole, ma collassata, e una stella gigante rossa, prossima alla fine della sua vita e in espansione fino a circa 74 volte la dimensione del Sole, si trovano troppo vicine l'una all'altra. Questa vicinanza aumenta drasticamente la temperatura superficiale della gigante rossa da circa 2204 a 3204 gradi Celsius (°C) fino a un valore elevatissimo di 19.9982 °C, costringendo TCrB a far espellere gli strati esterni della gigante rossa sulla superficie della nana bianca. Il culmine della materia della gigante rossa innesca un'esplosione nucleare, scatenando una deflagrazione avente energia fino a 100.000 volte superiore alla produzione annuale del Sole. A differenza di una supernova, che cancella la stella, una nova come TCrb non distrugge il sistema stellare: la stella, invece, si raffredda fino alla sua temperatura originale e ricomincia il suo ciclo.

La Costellazione Coronae Borealis é ben visibile nel cielo estivo di luglio / agosto: come su menzionato, essa somiglia ad un semicerchio e si mostra alta nella volta celeste; la sua individuazione è possibile mediante la localizzazione delle Costellazioni di Ercole e di Boote, verso l’Ovest dell’osservatore: la Costellazione e la nuova stella appariranno esattamente in mezzo queste due ultime. Nella figura, piccolo particolare della sfera celeste, è mostrata la posizione della Coronae Borealis nei mesi di luglio/agosto: la piccola croce indica lo Zenit dell’osservatore, Hr la Costellazione di Ercole, Boo di Boote, O l’Ovest. L’eruzione non sarà visibile dalla Terra, ma TCrb apparirà come un punto molto luminoso, visibile ad occhio nudo per qualche giorno. È necessario tenere presente, però, che – data la distanza fra la stella e l’osservatore terrestre – la luce che si vedrà sarà quella relativa a 27 giorni prima, istante in cui si verificherà l’esplosione.

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«Immaginate come sarebbe limitata la nostra visione dell'universo se non vedessimo mai il cielo notturno che brilla di stelle.»

Eben Alexander

ABBIAMO OSPITI/CINEMA - Il Cinema Illuminato  ci regala la visione di un'opera d'arte
di Elvira Coppola Amabile, Autore ospite de La Lampadina

Un deserto per andare piano.
Un film che ti porta via.
Lettere dal deserto.

Entri piano in un mondo lontano che sembra non appartenerti. Un deserto immenso fatto di distese infinite e di silenzi pieni di brusii. Personaggi antichi laboriosi instancabili ripetono gesti e percorsi e frasi e riti. Sempre gli stessi sempre uguali sempre attenti e precisi e meticolosi.
Eppure la diversità si insinua piano. Il deserto dipana i suoi spazi e tu guardi. Sei placato e nemmeno aspetti più un respiro una parola un'immagine diversa. Sei appagato dalla ripetitività. Come una pace misteriosa che non aspetta pace. C'è già. C'è tutto.
Sei ipnotizzato. Perchè diventi duna e luce e silenzio e pace.
Il deserto non più distante.
Il deserto ti appartiene ne fai parte. Sei tu quel piede che lascia orme nella sabbia dorata. Sei tu quel velo che cela malinconia. Sei gli occhiali a specchio che stridono sul viso della vedova amaranto.
Guardiamo il film, la sala gremita, siamo tanti. La proiezione si conclude su una frase struggente. Tenerissima! Parla di lettere non scritte. Parla di un papà perduto troppo presto.
Si riaccendono le luci e restiamo smarriti per un attimo. 
Il deserto si è spento e non possiamo più rientrarci.
Quel deserto descritto dall'artista ci ha lasciato inermi.
Applausi, gente che parla, commenta la nostalgia di una vita sopita e un altra in gestazione che sta per nascere e trasformare i riti i tempi le attese.
La tecnologia di un cellulare si impossessa delle mani e dei gesti.
Le dita non scrivono più, le dita pigiano piccoli tasti, icone.
Le lettere e l'inchiostro svaniscono.
I postini appoggiano lo sguardo sugli uccellini e sulle stanze vuote.
Resta il deserto e noi dentro prigionieri di un mondo che non ci appartiene ma del quale abbiamo un infinito commovente rimpianto.
Michela Occhipinti si rivela un artista preziosa e in questa proiezione ci regala molto più di quanto ci saremmo aspettato. Molto più di lei e del suo spirito libero coraggioso introspettivo.
Le anime del deserto dipinte su distese di sabbia.
Ci siamo specchiati tutti lasciandovi orme invisibili. Abbiamo regalato anche noi il luccichio dei nostri cristalli alla rena dorata. Apparteniamo alle dune scolpite dal vento. Come Michela come i postini, come la frase del padre sii felice.

Grazie Michela.

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«
Il contrario di città non è campagna; è deserto. Deserto come luogo fisico e come solitudine esistenziale.»

Renzo Piano

ABBIAMO OSPITI/SPORT- Le Olimpiadi a Parigi 2024
Articolo di Luciano Barra, Autore ospite de La Lampadina

Il "matrimonio" tra Giochi Olimpici e Televisione. Cosa vedere e dove vedere e, soprattutto, godere della possibilità di scegliere e tra le diverse offerte.
Quelli di Parigi dovrebbero essere dei Giochi speciali anche perchè tornano in Europa dopo 12 anni, con l'ultima edizione a Londra 2012, e sono annunciati nonostante i venti di guerra sotto l'egida della grandeur francese. Per chi non si trova sul suolo francese, nella Ville Lumiere, l'unica possibilità di viverli sarà attraverso la Televisione e per noi italiani come vedremo ce n'è in abbondanza per quantità e qualità.
Di recente il CEO di OBS, Yiannis Exarchos in un'intervista al giornale greco Ekathimerini ha svelato alcuni dati e fatti interessanti.
Nella citata intervista Exarchos dice che la copertura televisiva olimpica sarà in Cinematic Style. Ed essendo Parigi il luogo di nascita dei Fratelli Lumiere, questo approccio ci pare molto giusto. Tradizionalmente TV e cinema hanno usato differenti tecniche di ripresa e soprattutto differenti lenti. Noto che le lenti usate nel cinema permettono un linguaggio molto ricco. Ora questo può essere usato nel live broadcasting e così si riescono a catturare momenti molto emozionati, dice Exarcos.
OBS (Olympic Broadcasting Service) produrrà 11.000 ore di contenuti pari a 450 giorni di copertura, ma in 17 giorni. Il tutto grazie a 1000 telecamere, 5000 microfoni, 8500 persone provenienti da 100 Paesi. Fra lo staff di OBS ed i giornalisti/tecnici dei vari network proprietari dei diritti si arriverà ad un totale di 20.000 persone coinvolte nel broadcasting. Come dire due per ogni atleta partecipante!
In Italia i primi diritti sono di proprietà di Discovery. Mentre la RAI possiede i secondi diritti (360 ore di live transmission). Per chi vorrà seguire attentamente i Giochi sarà necessario munirsi dei necessari strumenti. Il consiglio è quello di usare due televisori (o un televisore ed un iPad). Spieghiamo perchè. Discovery trasmetterà 3800 ore live! Infatti su Discovery+ sarà possibile vedere e rivedere individualmente ogni sport cliccando sulla icona di ogni disciplina. In più Eurosport con i suoi due canali offrirà con una ottica più giornalistica gli eventi più importanti.
La RAI produrrà oltre 360 ore da Parigi. RAI 2 sarà la rete olimpica e inizierà la mattina con il suo Buongiorno Parigi e chiuderà la sera con Notti Olimpiche condotta dal direttore di RAI Sport Jacopo Volpi. Inoltre sul canale 58 del digitale terrestre RAISPORT - vi saranno ogni giorno 8 ore di diretta. Ovviamente la RAI dovrà saltabeccare sulle gare dove gli Italiani hanno possibilità di medaglie. Jacopo Volpi ha la fortuna di avere una schiera di telecronisti esperti ed addestrati. Insomma la RAI offrirà un buon Usato sicuro.
In totale saranno 28 gli sport ufficiali per 317 gare e quindi 317 medaglie (151 maschili, 146 femminili e 20 miste). In più 4 sport inseriti su richiesta del Comitato Organizzatore (altre 12 medaglie, 6 maschili e 6 femminili).
L'Italia alla fine dovrebbe arrivare ad oltre 400 qualificati, incluse le riserve, il massimo mai raggiunto in questa specifica graduatoria. Il numero totale non può più aumentare mentre potrà diminuire in relazione alle rinunce etc.
Tutte le info e il programma sul sito ufficiale di Olympics

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«
La vita umana è come i giochi olimpici: alcuni ci guadagnano sopra; altri pensano ad acquistarvi la gloria combattendo; altri infine sono semplici spettatori.»

Pitagora

COSTUME - Rieccoci!
Articolo di Lalli Theodoli

Rieccoci!
Sembra ieri ma... di nuovo milioni di ragazzi anche quest'anno si sono ritrovati alle prese con i fatidici esami di maturità.
Chi studia tutta la notte e a nulla servono i consigli dei medici che suggeriscono una sana dormita al posto di tonnellate di caffè per acciuffare mille informazioni e notizie che paiono sfuggire dalla memoria.
Chi divorato dall'ansia, chi abbastanza tranquillo per il lavoro svolto, Chi pensa già al futuro pienamente organizzato, chi invece ancora non sa se far il veterinario o l'architetto. Ancora molta incertezza.
Alcuni accetteranno l'eventuale insuccesso con filosofia e tranquillità, altri, purtroppo, avviliti per la disfatta, avranno bisogno di aiuto e supporto e incoraggiamenti famigliari per non deprimersi.
Sto parlando di INCORAGGIAMENTI ma, al giorno d oggi, accade, a volte, qualcosa di totalmente diverso.
Al risultato negativo dell'adorato figlio/ figlia il genitore non sempre si limita a rimbrotti o incoraggiamenti.
A volte immediatamente fa ricorso al TAR.
Come hanno osato giudicare negativamente il figlio eccezionale?
Ho vissuto in un'epoca in cui i professori erano INTOCCABILI. Non ho mai sentito criticare un insegnante per brutto che fosse il voto dato. Il fronte degli educatori, insegnanti e genitori, agiva all unisono su un fronte unico.
Se mai vagamente a casa avessero avuto dubbi sulla equità di un giudizio se lo sarebbero tenuto per sè. I miei soliti (ahimé) 3 in matematica erano pienamente accettati. Ero io che dovevo faticosamente provvedere alla risalita fino alla sufficienza: non era il professore a dover cambiare il suo giudizio su di me.
Ma alcuni non si limitano ad adire a vie legali: ritenendo di essere oggetti di una orrida ingiustizia, entrano a zampa tesa nelle scuole e picchiano e malmenano il povero insegnante reo di non avere apprezzato adeguatamente il figliolo.
Che l'insegnamento fosse da sempre ritenuto una professione difficile, siamo d'accordo, ma apprendiamo adesso che è divenuta anche una professione pericolosa. Se ritengo di dare un bel 4 sarà bene prepararsi a ricevere un sacco di botte. Casi molto rari per fortuna ma di cui non ho memoria nel mio percorso scolastico.
Oltre tutto.
L'esame si chiama esame di MATURITÀ. Non dovrebbe essere allora il maturo a reagire con civiltà spiegando con calma le sue motivazioni senza il soccorso della cavalleria?
Ci avviamo forse in un futuro in cui maturi impiegati, trattati male dal capo ufficio, vedranno accorrere il genitore a malmenare il direttore?
O TEMPORA! O (brutti) MORES!

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FLASH NEWS!

Un po' qua, un po' là ...

L'IA a proposito del riscaldamento globale - L'IA Microsoft da me interpellata a proposito del riscaldamento globale e le foreste cosi risponde:
Piantare alberi una delle strategie più efficaci per combattere il cambiamento climatico.
Secondo uno studio pubblicato su Science, il pianeta potrebbe sostenere altri 0,9 miliardi di ettari di foresta, il che aumenterebbe l'area boschiva globale di oltre il 25%1.
Questo potrebbe contribuire significativament
e a ridurre le emissioni di CO2. Inoltre, il professor Stefano Mancuso suggerisce che piantare mille miliardi di alberi in tutto il mondo potrebbe risolvere il problema del riscaldamento globale entro trent'anni 2. Tuttavia, importante ricordare che piantare alberi da solo non è sufficiente, è necessario combinare questa azione con altre misure, come la riduzione delle emissioni di gas serra e la protezione delle foreste esistenti 3.
Ieri avevo anche chiesto quale fosse l'impatto della guerra in Ucraina, mi dice molto forte per l'emissione di gas serra.
CV


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Ergo Cub un robot quasi umano - Ha accolto gli ospiti alla Festa della Repubblica all'ambasciata d'Italia a Washington.
Il ministro della Giustizia Usa Merrick Garland ne è rimasto profondamente colpito: gli ha stretto la mano.
Il robot è stato creato dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, progettato per trasportare oggetti pesanti, per condurre ispezioni a distanza, per sostituire gli esseri umani in altri compiti rischiosi. L'ambasciatrice Italiana Mariangela Zappia l'ha voluto proprio per mostrare che l'Italia non solo è all'avanguardia nel cibo o nell'arte ma anche nella tecnologia, dall'Intelligenza artificiale alla robotica.
Ecco cosa dice Wired di Ergo Cub
CV

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Cani randagi - Il paese che ha più cani randagi è la Turchia, centinaia di migliaia nelle campagne e nelle città tanto che rappresentano un problema per le malattie, la rabbia e tanto altro.
Il presidente turco ha promesso di abbatterne almeno 4000 e la legge dovrebbe essere approvata a breve.
I mussulmani li considerano animali impuri pertanto felici di questa decisione. Molte associazioni animalistiche hanno protestato fortemente, ma con scarsi risultati.
Un parlamentare dell'opposizione ha dichiarato che questo genere di mattanze sicuramente si ritorcerà sul governo stesso considerato cosa già successo nel passato.
All'epoca di Costantinopoli le autorità dell'Impero Ottomano, per finirli, portarono ottantamila cani di strada su un'isola deserta del mar di Marmara dove non avevano acqua nè cibo. Era il 1910. L'Impero finì poco più di dieci anni dopo.
CV

 

APPUNTAMENTI DELL'ASSOCIAZIONE
LA LAMPADINA:::PERIODICHE ILLUMINAZIONI

Ecco i prossimi appuntamenti dedicati ai Soci de La Lampadina.

 

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Lunedì 16 settembre 2024
ore 10.30 - Ara Pacis
TEATRO. AUTORI E PUBBLICO NELL'ANTICA ROMA


Non vedi come i teatri risuonano di applausi ogni volta che 
vengono pronunciate frasi che tutti riconosciamo
e concordemente sappiamo essere vere?
(Seneca, Lettere a Lucilio, 108.8)

La forza vitale degli spettacoli teatrali, la loro popolarità, le vite difficili degli attori e degli altri grandi protagonisti del mondo teatrale nell’antica Roma sono raccontati nella mostra ospitata al Museo dell’Ara Pacis.
Una società che aveva negli oltre 1000 grandi teatri monumentali che sorgevano nell’impero romano quello che oggi chiamiamo il mass media più efficace dell’antichità.
Il visitatore / spettatore è condotto ‘oltre’ la scena, dentro i meccanismi di produzione, nei ‘camerini degli attori’, sui palcoscenici e sugli spalti dei teatri antichi: una ricostruzione viva, in cui gli stessi protagonisti - attraverso interventi multimediali creati  ad hoc - coinvolgono il pubblico raccontando le loro vite, le storie che hanno interpretato, il loro ruolo di autori o performer in una società così simile e insieme tanto diversa dalla nostra.
Ci accompagna l'archeologa Alessandra Mezzasalma.

 

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Martedì 24 settembre 2024
Ore 16.30
STREET ART & POETRY AL TRULLO

Il Trullo, tra la Portuense e la Magliana, nella Roma Sud Ovest, è un altro quartiere di Roma, come il Tufello, che venne costruito fra il 1939 e il 1940 dall'Istituto Fascista Autonomo Case Popolari (IFACP).
Il progetto fu firmato dagli architetti Roberto Nicolini e Giuseppe Nicolosi, e lo scopo era di accogliere gli emigrati italiani richiamati in patria e gli sfollati del Rione Monti.
Dopo la guerra, con delibera del 2 febbraio 1945, il quartiere assunse il nome di Borgata del Trullo.

La passeggiata tra note urbanistiche, architettoniche e storiche, si focalizzerà su Murales e poesia, mischiate nelle fantastiche opere del quartiere.
Una narrazione forte, che sia per immagini sia per parole, va a scandagliare tanti temi, a partire dal quotidiano e dalle cose che condividiamo tutti ma che si allarga anche a musica, pittura, cinema.
Passeggiata con Alessandra Mezzasalma



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Venerdì 04 ottobre 2024
Ore 10.30 
Museo Storico della Fanteria
MIRÓ.
IL COSTRUTTORE DI SOGNI

Apre il 14 settembre questa mostra dedicata a Joan Miró i Ferrà.
La mostra è curata da Achille Bonito Oliva, Maïthé Vallès-Bled e Vincenzo Sanfo con il patrocinio dell'Istituto Cervantes, dell'Ambasciata Spagnola in Italia, la Regione Lazio, la Città di Roma e prodotta da Navigare srl. 
L'esposizone comprende una selezione di 140 opere rappresentative della rivoluzionaria arte dell'artista e delle sperimentazioni che hanno caratterizzato la sua vita, in un arco di tempo che va dal 1924 al 1981.

Inoltre, dopo le tappe di Trieste e Catania, nella sede romana la mostra si arricchisce di una sezione dedicata alla scultura con interessanti bronzi.
Ci accompagna Alessandra Mezzasalma

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Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre 2024
VENEZIA BIENNALE ARTE 2024:
FOREIGNERS EVERYWHERE & DINTORNI

Appuntamento nella città lagunare per seguire, come sempre con Ludovico Pratesi, la Biennale Arte 2024 e non solo: Venezia, la città dai mille volti, offre mostre e installazioni nelle chiese, nei musei, in angoli nascosti ed incantati.
Saremo all'Arsenale e ai Giardini, ma anche in Giudecca per il padiglione della Santa Sede, nel carcere femminile, e ancora a Palazzo Grassi per Julie Mehretu. Ensemble, la più grande mostra in Europa dell’artista americana, a cura di Caroline Bourgeois  in collaborazione con l’artista stessa, che include opere realizzate da Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, tutti artisti che fanno parte di una cerchia di amici stretti di Julie Mehretu o personalità che l’hanno influenzata.

Continueremo con Punta delle Dogana per Pierre Huyghe. Liminal, un progetto espositivo inedito che presenta un vasto nucleo di opere dell'artista francese alcune delle quali provenienti dalla Pinault Collection e poi all'Isola di san Giorgio, Berlinde de Bruyckere e alla Fondazione Cini per "1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia" e ancora palazzo Diedo con la mostra Janus e altro ancora.

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Sabato 26 ottobre 2024
ore 10.30

LA FORMA URBIS SEVERIANA E SAN GREGORIO AL CELIO CON GLI ORATORI DI SANT'ANDREA, SANTA SILVA E SANTA BARBARA

Allestito all’interno dell’Ex Palestra della Gioventù Italiana del Littorio, il Museo della Forma Urbis custodisce i frammenti superstiti di una grande planimetria di Roma incisa su 150 lastre di marmo tra il 203 e il 211 d.C., originariamente esposta sulla parete di un’aula nel Tempio della Pace, in seguito inglobata nel complesso dei SS. Cosma e Damiano.
Rappresenta uno dei più rari documenti giunto a noi dall’antichità, restituisce un panorama unico del paesaggio urbano di Roma antica.

Nella sua integrità, su di una superficie di 18x13mt circa erano rappresentati almeno 13.550.000 m2 di città attraverso una moltitudine di sottili incisioni che raffiguravano le planimetrie degli edifici di Roma, a una scala media di circa 1:240.
Anche se rinvenuti a centinaia, a partire dal 1562 e fino ai pezzi scoperti più di recente, i frammenti della Forma Urbis costituiscono circa un decimo della pianta originale.

Ci sposteremo poi alla chiesa di san Gregorio al Celio, fondata nel 575 d.C. dallo stesso Gregorio che trasformò la sua casa di famiglia in un monastero.

Oltre alla chiesa stessa visiteremo i tre piccoli oratori siti nell’orto adiacente alla chiesa.
La Cappella di Sant’Andrea conserva al suo interno splendidi affreschi del Domenichino e di Guido Reni, al quale si deve anche la decorazione dell’abside (con il “Concerto degli Angeli”) della Cappella di San Silvia. La Cappella di Santa Barbara contiene invece il “Triclinio”, la tavola di marmo sulla quale san Gregorio serviva personalmente il pranzo a 12 poveri.
Ci accompagna Alessandra Mezzasalma

Per info sull'Associazione e/o prenotazioni, scriveteci a
appuntamenti@lalampadina.net

 

 

E ANCORA
FLASH NEWS!

Pallottole? C'è il distributore automatico! - Oramai i distributori automatici sono ovunque e per qualsiasi cosa: negli Stati Uniti, in Alabama, Oklaoma e Texas ne hanno inventato uno nuovo. Pallottole.
D'altra parte in una zona del mondo dove le armi sono più degli abitanti si sentiva il bisogno di un sistema più semplice per comprare le pallottole. Qualche restrizione per i minori di 18 e 21 anni.
I distributori sono stati posizionati all'interno di alcuni supermercati, hanno un sistema di riconoscimento biometrico capace di verificare che chi sta acquistando le munizioni abbia la giusta età e sia effettivamente la persona ritratta nel documento. Beh certo, questo ci rassicura.
Guardate di che si tratta!
CV

 

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WE LOVE... SPOLETO!
di Lucilla Laureti Crainz

Questo mese voglio abbandonare Roma e parlarvi della mia seconda città: Spoleto. Sicuramente penserete che vi voglio parlare del Festival, ma troppo tardi, quindi vi racconto cosa c'è di bello e perchè valga la pena di venirci.

Primo, Palazzo Collicola, una galleria che se non ci siete mai stati vale proprio la pena di venire, in questo antico palazzo ora di proprietà del Comune troverete arte classica e moderna e contemporanea, un posto unico che non ha uguali in centro Italia! Come ho scritto qualche tempo fa la mia famiglia ha dato alla Galleria in comodato una pala del Guercino!
Ora tra le mostre temporanee le opere di Chiara Camoni che ha fatto anche il manifesto del festival. Anche belle foto tratte dalla collezione di Bianca Attolico.
Poi vi consiglio una visita alla Rocca che troneggia sul cocuzzolo della città, abitata a suo tempo anche da Lucrezia Borgia, poi carcere di massima sicurezza.
Al momento una bella mostra di Mario Mertz che fa parte delle varie esposizioni della "Una sottile linea d'Umbria" creata da Costantino d'Orazio diventato da poco direttore dei musei civici di Perugia.
Anche al tempietto del Clitunno una scultura di Marco Tirelli.
Presto a Foligno, nello spazio di una ex chiesa romanica insieme a "Calamita cosmica", un'opera di Pietro Ruffo.
Non ne potete più di arte ma magari preferite la lirica? Bene anche in questo Spoleto può soddisfare i vostri desideri!
Alla fine di agosto si inaugura la 78esima stagione del teatro lirico sperimentale! Ben più vecchio del Festival che quest'anno ha compiuto 67 anni.
Ogni anno bandisce un concorso per cantanti lirici che poi debuttano al teatro nuovo: Renato Bruson, Anna Moffo, Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli ecc.
Quest'anno il Macbeth di Giuseppe Verdi debutta il 20 settembre per poi andare in tournée.
Primo (con Otello e Falstaff) dei tre lavori verdiani ispirati a Shakespeare, Macbeth un'opera tragica incentrata sul tema dell'ossessione provocata da una smodata e violenta ambizione al raggiungimento e alla conservazione del potere! 
Tema sempre molto attuale, vero?

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redazione@lalampadina.net

 

La Lampadina Racconti

La vera storia di Beautiful Jim Key

Racconto di Gustavo delli Paoli Carini, Autore Ospite de La Lampadina

Ho praticato vari sport, sempre con grande entusiasmo ma scarso impegno, quindi tutti maluccio. Quello tuttavia che mi ha lasciato i migliori ricordi è l'equitazione. Dopo molta pratica in maneggio arrivarono le passeggiate, anche da soli o in due amici appena adolescenti, nelle foreste lussemburghesi, degne di uno scenario di Disney, dove, appunto, non era raro incontrare Bambi, caprioli, cinghiali, volpi, una fauna varia per nulla turbata dalla presenza dei cavalli nel loro habitat. Feci anche qualche concorsetto ippico campagnolo. Conservo il ricordo da quindicenne di un'intera estate in una magica fattoria inglese nel Suffolk, dove passai più tempo a cavallo che a tavola...un po' anche per scelta visto che non ero abituato al porridge e alle mosche nel latte appena munto. Poi meravigliose scampagnate in Maremma, fra buoi bianchi e maremmani, cavalli morelli di origine germanica e in Camargue dove puoi incrociare mandrie di cavalli bianchi allo stato brado, di probabile discendenza araba e tori neri.
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La Lampadina ::: Periodiche illuminazioni
Newsletter di fatti conosciuti ma non approfonditi, luoghi comuni da sfatare, semplici novit .

La Lampadina è una newsletter ideata da Carlo Verga, gestita da un Comitato di redazione composto da: Filippo Antonacci, Isabella Confortini Hall, Lucilla Crainz Laureti, Marguerite de Merode Pratesi, Ranieri Ricci, Carlotta Staderini Chiatante, Lalli Theodoli, Beppe Zezza e redatta con la partecipazione di: Lorenzo Bartolini Salimbeni e Renata Ferrara Pignatelli. La sede in via Castiglion del Lago, 57, 00191, Roma.

La newsletter, di natura non politica, non ha scopo di lucro e si propone di fornire - con frequenza inizialmente mensile - "periodiche illuminazioni" su argomenti di vario genere, con spunti di riflessione e informazioni. L'invio viene effettuato su segnalazione degli stessi lettori, agli amici ed agli amici degli amici. il presente numero inviato a circa duemila persone. Sono gradite da chiunque le collaborazioni e le segnalazioni di persone interessate a ricevere la newsletter.
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